Un'estate fa, la recensione: ricordi, e misteri, di un'estate

La recensione di Un'estate fa, la serie con Lino Guanciale e Filippo Scotti che ci racconta un intrigante mistero ai limiti del fantastico e ci immerge nelle atmosfere e nelle ambientazioni degli anni '90. Su Sky e NOW.

Un'estate fa, la recensione: ricordi, e misteri, di un'estate

La nostalgia non ci abbandonerà mai. Forse stiamo uscendo vivi dal revival degli anni '80, con buona pace della canzone degli Afterhours, e già apriamo le porte al decennio successivo nell'affrontare la recensione di Un'estate fa. La nuova serie Sky Original in onda dal 6 ottobre su Sky Atlantic e disponibile in streaming su NOW ci porta infatti indietro nel tempo a un'estate, quella del titolo, molto diversa da quelle che viviamo oggi, fatta di spensieratezza, campeggio, calcio, gelati dalla forma discutibile e... un mistero. Perché la serie creata da Michele Alberico e Massimo Bacchini con Lino Guanciale e Filippo Scotti ruota attorno alla misteriosa scomparsa di una ragazza.

Un mistero, tra passato e presene, nella trama di Un'estate fa

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Un'estate fa: una scena

Siamo nel Giugno del 1990. Ci sono i Mondiali in Italia che scandiscono dalla TV la vacanza di un gruppo di ragazzi, tra mare e spiaggia, il campeggio, le chiacchiere e la musica attorno a un falò. Una piacevole routine che viene brutalmente interrotta dalla scomparsa di una ragazza, Arianna, amica ma anche interesse sentimentale di Elio. È quest'ultimo ad attirare le attenzioni e i sospetti di tutti, nel 1990 come nel presente, quando il corpo della ragazza viene finalmente ritrovato, facendo scattare verso di lui l'accusa di omicidio. Per questo Elio inizia a portare avanti un'indagine per scagionarsi, muovendosi tra presente e passato. Per far luce su un mistero che l'ha accompagnato per gran parte della sua vita, ma con la folle speranza di poter cambiare le cose e salvare la ragazza.

Un'estate fa, il cast della serie: "Oggi abbiamo perso l'attenzione nelle cose"

Due linee narrative, due volti per ogni personaggio

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Un'estate fa: una scena

Presente e passato. Gioventù e maturità. Si muove tra queste due linee parallele Un'estate fa, sviluppando il mistero e la sua eventuale risoluzione tra due versioni degli stessi personaggi con relativi differenti interpreti: è Lino Guanciale a incarnare l'Elio del presente, un uomo alla soglia dei 50, sposato, con una figlia adolescente, una bella casa e una professione da avvocato portata avanti con successo; parallelamente la sua controparte del passato è quel Filippo Scotti che ci aveva così tanto sorpresi nel film di Paolo Sorrentino un paio d'anni fa, portando su schermo un individuo già riflessivo e razionale, a dispetto della giovane età. È lui il filo conduttore, la guida dello spettatore in questa indagine transgenerazionale, finalmente consapevole di dover affrontare il trauma sepolto nel passato e la conseguente amnesia dietro la quale si è trincerato.

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Un'estate fa: una scena

Se è lui a guidare il racconto di Un'estate fa, è accompagnato da diverse figure che gli ruotano attorno nelle due linee temporali, dall'amica Costanza, che ha una cotta per lui ed è interpretata da Claudia Pandolfi e Martina Gatti, a Carlo (Alessio Piazza e Tobia De Angelis), Adriano (Massimo De Santis e Luca Maria Vannuccini), Lauretta (Anna Ferzetti e Sofia Iacuitto) e tanti altri personaggi che incontriamo sia nel '90 che nel presente. Il mondo di Elio del presente si completa della moglie Isotta interpretata da Nicole Grimaudo e la figlia Alice di Ginevra Francesconi, oltre a diverse figure che ruotano in un modo o nell'altro attorno all'indagine. E poi c'è, ovviamente, Arianna, la cui storia si limita agli anni '90 e vive della prova d'attrice di Antonia Fotaras.

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Un'estate fa: una scena

Notti magiche

C'è un alito di fantastico a smuovere l'intreccio e l'indagine di Elio, che parte dalla sua consapevolezza del futuro che lo aspetta laddove ricorda e rivive il passato. Un espediente narrativo che intriga e stuzzica la curiosità, ma che aspettiamo di capire come sarà risolto quando si arriverà al finale di stagione che non abbiamo avuto modo di visionare: è quel che ci frena nell'esprimere il nostro giudizio complessivo in maniera più positiva di quanto facciamo in questo primo articolo, perché fin troppe volte siamo stati scottati nel giudicare una serie non nella sua interezza, ma va sottolineato come la serie disponibile su Sky e NOW sia una visione più che piacevole, che mantiene l'attenzione dello spettatore con la sua componente misteriosa e lo accoglie nel calore e la spensieratezza di estati, amori e sensazioni d'altri tempi grazie a una ricostruzione storica riuscita.

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Un'estate fa: una scena

Il camping che fa da sfondo all'azione vive dei colori e i suoi degli anni '90, di bigliardini, Schiaccia sette e Calippo, delle Notti magiche di Italia '90, di un mondo senza cellulari e con più ingenuità. C'è tutto di quel periodo, ripreso con accortezza e passione per i dettagli, con una colonna sonora che va a comporre una imperdibile playlist di successi di quegli anni e di quelli immediatamente precedenti: si spazia tra le canzoni degli anni '80 e quelle dei '90, con un'aggiunta recente da non trascurare, ovvero la cover di Un'estate fa ad opera di Francesca Michielin.
Mistero e nostalgia, intrigo e sentimento. Ha molte frecce al suo arco Un'estate fa per conquistare il pubblico, ma tra il primo e la seconda scommettiamo che saranno le emozioni del ricordo a rappresentare la sua arma più forte. La nostalgia, d'altra parte, non ci abbandonerà mai... ed è giusto così.

Conclusioni

Arriviamo alle battute finali della recensione di Un'estate fa ancora sull'onda della nostalgia, avendo vissuto il periodo che fa da sfondo al mistero della serie, che viene sviluppato su due piani temporali e con un afflato di fantastico a colorarne lo sviluppo. Funziona la ricostruzione del periodo, con tutti i suoi dettagli e la musica, ma anche il cast si rivela per lo più in parte.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • Il mistero e il suo sviluppo, al netto della risoluzione finale da valutare.
  • Un cast per lo più in parte, guidato dal duplice interprete di Elio tra passato e presente, Lino Guanciale e Filippo Scotti.
  • Italia '90, i dettagli, la musica, tutti gli elementi che contribuiscono a ricreare le Notti magiche del periodo.

Cosa non va

  • Qualche passaggio convince meno, ma non rovina una visione piacevole e intrigante.