The Walking Dead - Stagione 2, episodio 6: Segreti

Un altro episodio di approfondimento, questo Segreti, che già dal titolo tradisce l'intenzione degli sceneggiatori di tirare le fila per la pausa che rimanderà la serie al 2012.

Si avvicina il giro di boa di metà stagione, per The Walking Dead: la serie horror della AMC, che la prossima settimana giungerà al suo settimo episodio, si prepara infatti a prendersi una lunga pausa, con un ritorno previsto per febbraio 2012 con altre sei puntate. E' evidente, con un episodio come questo Segreti, l'intenzione da parte degli sceneggiatori di iniziare a tirare le fila per quello che, se non sarà un finale di stagione, lascerà comunque gli spettatori della serie creata (e orfana) di Frank Darabont con qualche elemento in più sui possibili sviluppi narrativi successivi, e con parte dei nodi accumulati in precedenza che vedremo finalmente venire al pettine. Due di questi, la gravidanza di Lori e la rivelazione a Rick, da parte della donna, della sua precedente relazione con Shane, iniziano ad essere sciolti già in questa sesta puntata: il cliffhanger finale, che la serie ha iniziato a porre con più continuità in coda ad ogni episodio (risultato, questo, della mano di Glen Mazzara?) si trasforma infatti qui nella sospirata rivelazione fatta dalla donna all'ex poliziotto, dopo che questi aveva scoperto, in modo piuttosto traumatico, il suo stato interessante e il suo successivo tentativo di aborto, tentativo a cui tuttavia Lori aveva subito rinunciato. La reazione di Rick, con la sua ammissione di consapevolezza (non sappiamo fino a che punto sincera) sulla relazione tra Lori e Shane, rimandano all'episodio successivo il confronto con l'amico; quest'ultimo, da par suo, si rivela sempre più elemento destabilizzante all'interno del gruppo, con il suo fare da cinico militare, che supera i limiti durante l'addestramento di Andrea, e l'aperta ostilità instauratasi con Dale, malcelatamente geloso nei confronti di Andrea e consapevole dei segreti di Shane più di quanto abbia voluto finora far intendere.

Il rapporto, e la neonata relazione, tra l'ex poliziotto e la donna sono infatti tra gli elementi sotto la lente di ingrandimento di questo episodio, anch'esso definibile come "di passaggio", o meglio di approfondimento: ma più ancora dei due (pericolosi?) amanti, sono i personaggi di Lori e Maggie ad essere qui al centro della scena, con un disorientato Glenn che si trova tra l'incudine e il martello, altruista per vocazione ed inevitabilmente, e forse involontariamente, sfruttato dalle due donne. Con la schockante rivelazione vista nel finale dello scorso episodio, con quegli Erranti tenuti prigionieri nel fienile da un Hershel annebbiato dal suo senso di religiosità, il giovane si trova infatti a dover mantenere un altro pesante segreto, dopo quello della gravidanza di Lori: troppo, probabilmente, per un ragazzo per sua esplicita ammissione incapace di mentire. Se i tentativi di Glenn, goffi e un po' sopra le righe, di tener fede alla doppia promessa fatta a Lori e a Maggie, rappresentano un po' l'elemento grottesco e divertente dell'episodio, la resa che lo porta a confessare il doppio segreto a Dale è l'innesco narrativo da una parte per il confronto finale (teso e riuscitissimo) tra Rick e Lori, e dall'altra per la stessa evoluzione del rapporto di Glenn con Maggie, con la rabbia della ragazza trasformata, anche a seguito dell'aggressione subita da un Errante, nell'ammissione dell'affetto e dell'attaccamento provati per il giovane. L'aggressione in questione è in effetti una delle due sole sequenze strettamente horror presenti in questo episodio: se, per come la puntata è strutturata, le due scene appaiono forse più una concessione al "genere" che un elemento davvero organico, va comunque rimarcata la capacità degli sceneggiatori di non renderle del tutto gratuite, facendo dell'aggressione subita da Maggie il viatico per lo sfogo della ragazza e il riavvicinamento tra i due giovani, e dell'attacco a Rick e Andrea la prova finale "sul campo" per l'addestramento della donna, oltre all'elemento che innesca definitivamente la relazione con Shane.
Se la questione della piccola Sophia e della sua sopravvivenza resta ancora in sospeso, continuando a rappresentare, finora, l'incognita principale di questa seconda stagione, è il comportamento di Herschel, oltre alla sua prevedibile reazione al coinvolgimento di sua figlia con Glenn, a gettare le ombre più pesanti sul prosieguo della serie: il contadino sembra infatti aver risolto il dilemma sull'opportunità o meno di permettere al gruppo di Rick di restare nella sua tenuta, rivelando a Lori l'altro segreto tenutole nascosto da suo marito, ovvero la loro imminente, probabile partenza. Proprio il comportamento di Herschel, con la sua folle decisione di tenere gli Erranti nel fienile nutrendoli quotidianamente, dà lo spunto ad una delle tematiche forti dell'episodio: questi morti viventi possono essere considerati, in parte, ancora esseri umani? Quando veniamo a conoscenza che la moglie e il figliastro dell'uomo sono lì, nel fienile, difficilmente riusciamo a condannare il suo comportamento con una fermezza assoluta. Un altro dei dilemmi morali che la serie continua a disseminare tra i suoi episodi, dopo che Shane ha risolto i suoi nel modo più drastico, e Rick ha deciso a malincuore di dare la risposta più logica a un altro di essi, riguardante suo figlio Carl, consentendo infine al ragazzino di imparare a usare una pistola. Temi forti, di spessore, che consentono di mantener viva l'attenzione dello spettatore anche in episodi che come questo latitano di azione, e che finora hanno rappresentato il punto di forza principale della serie, la sua carta vincente rispetto ai tanti altri serial di genere che affollano i nostri teleschermi.

Movieplayer.it

3.0/5