The Great 2, la recensione: si torna alla corte più rivoluzionaria che c’è

La nostra recensione di The Great 2, la period black comedy con Elle Fanning e Nicholas Hoult su STARZPLAY dal 19 dicembre, che alza il tiro realizzando una stagione migliore della prima.

"Se Dio ci amasse davvero, ci avrebbe fatto deporre le uova"

The Great 2 Elle Fanning Nicholas Hoult
The Great 2: una scena della seconda stagione

The Great è una di quelle serie così argute e brillanti nella propria concezione e messa in scena, che era quasi impossibile bissare la qualità della prima stagione. Eppure, come spiegheremo in questa recensione di The Great 2 - lo show di HULU in Italia su STARZPLAY dal 19 dicembre - è riuscito addirittura a fare meglio. Un risultato davvero incredibile, dato che già sorprendente era stato il rinnovo per una seconda stagione - essendo nata come una limited series - e si sperava di non trovarsi di fronte a un Big Little Lies 2.

Femminismo ante litteram

The Great 3
The Great: una foto di scena

Per fortuna non è così e Tony McNamara, creatore di questa storia "occasionalmente vera" tratta dal proprio testo teatrale, è riuscito ad andare oltre le proprie abilità proponendo un secondo ciclo di episodi ancora più ricco, fresco, intelligente, sagace e legato all'oggi. Parlare del passato per analizzare in realtà il nostro presente è una mossa furba e non sempre facilmente realizzabile, ma la comicità infarcita di black humour e allo stesso tempo dolce esasperazione che riempie i dialoghi dei personaggi che abbiamo imparato ad amare nel ciclo inaugurale lancia e raddoppia nelle nuove dieci puntate, ripartendo proprio da dove era stata interrotta la Storia con la s maiuscola ma occasionalmente "riaggiustata". L'irresponsabile e folle Pietro è bloccato a Palazzo mentre Caterina e i suoi, capitanati dal fido consigliere Orlov (Sacha Dhawan) e dal guerrafondaio generale Velementov (Douglas Hodge), stanno guadagnando sempre più terreno, e lei è pronta a uccidere il marito dopo aver scoperto di essere rimasta incinta di un suo erede.

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The Great 2 Douglas Hodge Elle Fanning Sacha Dhawan
The Great 2: una scena della seconda stagione

Ed è proprio grazie (o per colpa) di questo erede che i piani di Caterina non vanno esattamente come avrebbe voluto ma questo cambio di rotta non la fa demordere, anzi le fa acquistare maggiore sicurezza in se stessa e nel suo disegno della Russia che vuole costruire insieme ai suoi alleati, a corte e fuori. D'altronde uccidere Pietro avrebbe voluto dire far fuori un personaggio dalle potenzialità troppo alte e succulente. E quale miglior inizio se non rendere la corte meno fuori controllo e più specchio dell'Illuminismo europeo da cui lei proviene e di cui si è cibata per la propria crescita intellettuale? Corte ancora una volta rappresentata da ottime scenografie, costumi e colonna sonora. Ovviamente la nostra eroina dovrà scontrarsi con un vecchio sistema patriarcale difficile da soverchiare e ricostruire, ma è proprio questa la forza maggiore di The Great. Raccontare un mondo folle e imprevedibile come quello della Russia del XVII secolo e un'eroina moderna come Caterina La Grande, femminista ante litteram, per parlare dell'emancipazione che ancora oggi fatica a farsi strada in certi ambienti e contesti, con un'arguzia e una squisita ironia da rendere tutto geniale.

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The Great 2 Gillian Anderson Elle Fanning
The Great 2: una scena della seconda stagione

Elle Fanning e Nicholas Hoult sono semplicemente meravigliosi nel dipingere con nuove sfumature questi due imperatori che si odiano e si attraggono e allo stesso tempo vedono il futuro della Russia in modo diametralmente opposto. Lui come un impero in declino senza speranza di recupero, e lei come una fenice che deve risorgere dalle proprie ceneri. I due guidano un cast che si conferma azzeccatissimo, per come ognuno dei personaggi secondari riesce ad avere il proprio spazio e la propria storyline nei nuovi episodi, senza diventare ridondanti rispetto alla prima stagione. Comprese la new entry, come una sempre straordinaria Gillian Anderson, oramai abbonata ai period drama dopo The Crown. Tutti sembrano alla ricerca di qualcosa, ispirati da Caterina, e questo è l'altro aspetto moderno ante litteram e di grande potenza narrativa e - perché no - d'ispirazione, anche per gli spettatori.

The Great 2 Elle Fanning
The Great 2: Elle Fanning in una scena della seconda stagione

Come Orlov e la sua ricerca sessuale, Velementov e la sua ricerca guerrigliera, Marial (Phoebe Fox) e la sua ricerca di un posto a corte ora che è tornata nobile, Arci (Adam Godley) e la sua ricerca di un posto sicuro data la posizione ferma della Chiesa di cui è rappresentante, la zia Elisabetta (Belinda Bromilow) che cerca di tenere il piede in due staffe, infine Grigor e Georgina (Gwilym Lee e Charity Wakefield) che devono cercare un nuovo ruolo nella nuova corte. Basterebbero poche battute per ricordarci e confermarci l'assoluta freschezza di questa seconda stagione: "La bibbia ha danneggiato molte teste in innumerevoli modi" detta da Caterina riferendosi non solo a un libro dato in testa a Orlov, ma anche al ruolo della suddetta Chiesa. E ancora "Il sangue ogni mese è un bambino che muore? Questo è molto tragico" detto da un perplesso e stranito Pietro. Insomma questo The Great 2 è un risultato così sorprendente da farcene chiedere ancora, una terza insperata stagione con cui divertirci, sorprenderci e riflettere sull'oggi ancora una volta.

Conclusioni

A chiusura della nostra recensione di The Great 2 ci diciamo ammaliati da come Tony McNamara sia riuscito non solo a rimanere sullo stesso livello di qualità e sagacia della prima stagione ma addirittura a superarlo. Continuando a scrivere personaggi a tutto tondo, che ribaltano i cliché e gli stereotipi (Caterina che mangia il terriccio e beve vodka mentre è incinta) e che acquisiscono tutti delle storyline e un percorso narrativo pensato e sensato, guidati da due straordinari Elle Fanning, più combattiva e matura e meno angelica, e Nicholas Hoult, per contraltare un Pietro meno spietato e più disposto a collaborare… nei limiti. Tanto che non possiamo che sperare in una terza stagione. Huzzah!

Movieplayer.it
4.5/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • La scrittura di Tony McNamara è ancora più sagace, pungente, attuale e soprattutto divertente.
  • Elle Fanning e Nicholas Hoult confermano la propria bravura mostrando nuove sfaccettature e un’evoluzione dei propri personaggi.
  • Anche il cast minore dà il meglio di sé, comprese le new entry come Gillian Anderson.

Cosa non va

  • Potrebbe essere una comicità non per tutti, ma fatichiamo a trovare dei difetti nella scrittura talmente innovativa per un period drama.