The Chi: l’America black fra violenza e riscatto nella nuova serie di Showtime

Lena Waithe firma The Chi, serie drammatica in programma su Fox dal 15 luglio: un ritratto corale della vita nei sobborghi afroamericani del South Side di Chicago.

The Chi: Michael Epps, Shamon Brown Jr. nell'episodio Today Was A Good Day
The Chi: Michael Epps, Shamon Brown Jr. nell'episodio Today Was A Good Day

Nelle prime sequenze del pilot di The Chi un ragazzo adolescente, Charles Johnson (Jahking Guillory), detto Coogie, sta tornando a casa in sella alla sua bicicletta, quando si imbatte nel corpo di un uomo abbandonato lungo la strada; Cooglie gli si avvicina, sottrae al cadavere gli oggetti che potrebbero avere qualche valore e si allontana rapidamente. È un primo impatto con un microcosmo contaminato dalla paura e dalla violenza, ma non sarà l'ultimo nei sessanta minuti di questo episodio.

Sessanta minuti nei quali, tuttavia, è presente pure tanto altro: momenti di vita quotidiana, dinamiche familiari, piccoli e grandi problemi, speranze per un futuro migliore. In sostanza, gli elementi canonici di un dramma corale volto a tracciare un affresco del South Side di Chicago, un'area ad altissima densità di popolazione afroamericana e caratterizzata da problematiche sociali a cui la serie allude fin dal suo esordio.

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Straight outta South Side

The Chi: una scena del pilot
The Chi: una scena del pilot

Dietro il progetto di The Chi c'è la mente creativa di Lena Waithe, nata a Chicago nel 1984 e cresciuta proprio nei quartieri qui descritti. Salita alla ribalta negli USA come comica, Lena Waithe è nota soprattutto per aver debuttato come attrice in Master of None, nella parte di Denise: una serie a cui la Waithe ha contribuito pure in qualità di autrice, aggiudicandosi un Emmy Award l'anno scorso per l'episodio Thanksgiving. La Waithe, che ha firmato in tutto tre delle dieci puntate di The Chi, ha riversato dunque in questo progetto un portato autobiografico che trova riscontro nel naturalismo con cui il pilot, diretto da Rick Famuyiwa, delinea luoghi, personaggi e relazioni nell'ambito della comunità nera di Chicago e dei sobborghi popolari della capitale dell'Illinois.

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E fra i protagonisti introdotti in questo episodio d'apertura, a risaltare più di tutti è il fratello maggiore di Coogie, Brandon Johnson, interpretato da Jason Mitchell, già promettente interprete di film quali Straight Outta Compton e Mudbound: un giovane con grandi doti culinarie e il sogno di diventare a tutti gli effetti uno chef nel rinomato ristorante in cui lavora. Da un lato, pertanto, il desiderio di riscatto sociale e di riconoscimento di un talento coltivato con dedizione; dall'altra, il richiamo della "vita da strada", dei suoi pericoli e delle sue zone d'ombra (fin dal pilot, pur senza svelare troppi dettagli, si può intuire come la parabola di Brandon sia destinata a collidere con il sottobosco criminale del South Side).

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Il realismo descrittivo e l'empatia per gli outsider

The Chi: Jacob Latimore in una scena dell'episodio Penetrate A Fraud
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Un altro comprimario il cui percorso si incrocia con quello di Brandon è il teenager Kevin Williams, testimone di un omicidio fra le vie del quartiere. Kevin ha il volto del giovanissimo Alex Hibbert, già co-protagonista dell'acclamato Moonlight e visto quest'anno pure in Black Panther, e nella prima puntata di The Chi persegue a propria volta, seppure con minore consapevolezza, una possibile vocazione, decidendo di entrare nel cast di una produzione scolastica del musical The Wiz. Appare evidente, in sostanza, l'empatia e la partecipazione che la creatrice e gli altri autori esprimono rispetto ai vari personaggi in gioco, soprattutto questi due outsider pronti a farsi valere grazie alla propria intraprendenza, nella cornice di un contesto sociale minato dal degrado e dalla violenza (quella violenza che si manifesta all'improvviso, ad un qualunque angolo di strada).

The Chi: una scena dell'episodio The Whistle
The Chi: una scena dell'episodio The Whistle

Se il pilot si sofferma quindi nella presentazione dei diversi comprimari e nel farci conoscere alcuni tratti della loro vita professionale e privata, con un'apprezzabile propensione per una cifra di realismo, la contropartita è una certa debolezza a livello di ritmo (sessanta minuti costituiscono una durata 'ambiziosa') e di impatto immediato. Da regola un episodio pilota, oltre a fungere da necessaria introduzione per la/le storyline, dovrebbe puntare a suscitare al massimo grado la curiosità e il coinvolgimento del pubblico; mentre The Chi, al di là del subplot prettamente poliziesco, nella sua puntata iniziale non colpisce con particolare forza... per quanto, in questo senso, la traiettoria ascendente degli ascolti in America - un incremento del sessanta percento degli spettatori dal primo all'ultimo episodio - lasci ben sperare.

Movieplayer.it

3.0/5