Sirene: la fiction Rai che rompe i tabù e porta il fantasy in Italia

Stasera su Rai 1 andrà in onda Sirene, la prima fiction fantasy italiana tutta dedicata alle pesciformi e mitologiche creature, tra romanticismo e napoletanità.

Sirene: un'immagine suggestiva della serie
Sirene: un'immagine suggestiva della serie

L'accoglienza, l'inclusione, il rispetto dell'altro (anche se diverso), il bullismo e l'ambiente: sono queste le tematiche che Sirene, fiction fantasy di Rai 1 che esordirà stasera, affronterà narrando la straordinaria storia di quattro bellissime creature pesciformi che si trasformano in umane per cercare sulla terraferma, e in particolare nella città di Napoli, Ares, ultimo tritone della specie senza il quale le mitologiche protagoniste saranno costrette a estinguersi. "Questo progetto" ha annunciato Tinni Andreatta, presidente di Rai Fiction, durante la conferenza stampa di presentazione dello show "nasce per rompere un tabù, quello del genere fantasy rispetto all'Italia. È una prima volta che superiamo questo ostacolo, è importante. Ci si è avvicinati in passato al genere fantasy, ma mai con il corredo di ambiente marino e di effetti speciali come questo. È un genere nuovo, ma filtrato dall'identità e dalla particolarità della nostra cultura italiana".

Oltre alle quattro sirene, interpretate da Valentina Bellè, Maria Pia Calzone, Denise Tantucci e Rosy Franzese, la nuova fiction Rai ha come protagonista la città partenopea di cui vengono svelati i lati più nascosti e segreti e che vedremo attraverso gli occhi incantati delle neo-umane, che rimarranno estasiate dalla bellezza e dalla scoperta della metropoli e della sua storia, ma anche dalle tante sfaccettature dei suoi veraci abitanti.

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Sirene: Maria Pia Calzone in una scena
Sirene: Maria Pia Calzone in una scena

Maschi verso femmine

Sirene: Luca Argentero in una scena della serie
Sirene: Luca Argentero in una scena della serie

Durante la ricerca di Ares, infatti, le sirene dell'omonima fiction impareranno anche a conoscere gli uomini, come anticipa il suo showrunner Ivan Cotroneo: "Sirene è una battaglia combattuta, una guerra tra generi. L'idea alla base è: quando abbiamo di fronte qualcuno completamente diverso da noi possiamo convivere o addirittura amarci? La risposta alla domanda arriverà alla fine delle sei serate, ma noi abbiamo scritto Sirene pensando che siano possibili la convivenza e l'inclusione tra specie diverse". E a proposito di "specie" diverse uno dei personaggi maschili di Sirene che farà perdere la testa a una delle protagoniste è Salvatore, interpretato da Luca Argentero, per il quale - da torinese - è stata una vera e propria sfida interpretare un tipico maschio napoletano: "Recitare in napoletano è stata una scoperta; la lingua napoletana è lo specchio di come vivono: i napoletani vivono la vita a un livello più profondo di uno del Nord".

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Sirene: una scena della serie
Sirene: una scena della serie

Oltre a Salvatore, in Sirene faremo fin da subito anche la conoscenza del "ricercato" Ares promesso sposo di Yara (Valentina Bellè) che, ci ha raccontato l'attore Michele Morrone: "Ha deciso di scappare dal mondo delle sirene perché dopo anni di dittatura ha iniziato a porsi delle domande: perché devo stare con Yara, perché devo andare a pulire le alghe? Così, decide di togliersi la pinna e di indossare le gambe per andare a Napoli". Per quanto riguarda le donne, invece, uno dei personaggi più interessanti sarà Ingrid, regina del matriarcale regno degli abissi che ha l'iconico volto della sempre splendida Ornella Muti, mentre una delle storyline più belle che esploreremo già dai primissimi episodi - oltre a quella che segue l'evolversi della strada amicizia tra Yara e Salvatore - sarà quella di Marica (Maria Pia Calzone), sirena anni prima salvata da alcuni esseri umani, educata a diffidare di loro ma che è comunque attratta dai cuori degli uomini che vede come puri, almeno fino a quando non le verrà dimostrato il contrario.