Secret Invasion, la recensione del sesto e ultimo episodio: un finale di stagione poco incisivo

La recensione di Secret Invasion 1x06, finale della minserie Marvel Studios con Samuel L. Jackson che non riesce a concludere a dovere un discorso narrativo e di genere che, per quanto classico, sembrava funzionare nella sua semplicità.

Secret Invasion, la recensione del sesto e ultimo episodio: un finale di stagione poco incisivo

Secret Invasion giunge a conclusione, lasciando poco o nulla allo spettatore. Al netto di confronti relazionali inizialmente scritti con dovizia d'intenti, pure rispettosi dei cardini dello spy thriller, classicamente di genere, qualità e focus della serie sono andati via via scemando verso qualcosa di più superficiale e istantaneo, liberandosi di zavorre concettuali che davano in verità buon peso specifico al prodotto.

Secret Invasion
Secret Invasion: Samuel L. Jackson in una scena del finale di stagione

Già il finale del quarto episodio virava in questa direzione, disinteressandosi della morte di Talos (Ben Mendelsohn) dopo una lunga e riuscita introspezione del suo rapporto con Nick Fury (Samuel L. Jackson) e promesse di riappacificazione con G'iah (Emilia Clarke), mentre il quinto - concepito come raccordo - preparava il terreno al faccia a facci tra Fury e Gravik (Kingsley Ben-Adir), introducendo il Raccolto e rivelando le reali motivazioni dietro il ritorno sulla Terra del Colonnello, tormentato dai sensi di colpa per la responsabilità di aver creato lui il Gravik che conosciamo, sanguinario, spietato, terrorista. Purtroppo il finale di stagione disattende le aspettative e si rivela un veloce quanto debole e stereotipato episodio, privo di reali sorprese e senza un doveroso approfondimento di azioni e conseguenze.
[ATTENZIONE, SPOILER A SEGUIRE]

Casa

Secret Invasion Finale
Secret Invasion: una scena del finale di stagione

A conti fatti, il sesto e ultimo episodio di Secret Invasion è una sorta di piccola appendice a un discorso conclusivo già iniziato nella quinta puntata, trasformata in mero passaggio narrativo per rimettere in capo a un'aggiunta non necessaria un confronto decisivo e qualche minima conseguenza. E infatti Casa - questo il titolo - dura appena 33 minuti di cui due di opening credits, il che lo rende di fatto l'episodio più breve della serie. Non è possibile tirare le somme di un prodotto di genere come questo in appena mezz'ora; o meglio, è possibile se l'idea è quella di accelerare, abbreviare e tagliuzzare il racconto per diminuire costi di produzione e rendere il finale uno spettacolo canonico e senza grinta. E così infatti fa Secret Invasion nel suo momento più delicato, imbastendo un faccia a faccia tra Fury e Gravik dove i due si urlano in faccia verità già conosciute a noi pubblico ma persino a loro: da un lato su quanto sia "più facile difendere il genere umano che cambiarlo", dall'altro su quanto l'umanità meriti lo sterminio e gli Skrull un nuovo mondo da abitare.

Lo sappiamo, è ridondante e non serve. Pensavamo in un incontro più emozionante, con un dibattito socio-civile più interessante e interpretazioni più sentite, arrivati a questo punto, e invece non c'è nulla se non un'enfasi più marcata sulla rabbia di Gravik e i rimorsi di Fury. Poi scoppia lo scontro ed emergono problematiche differenti, correlate agli effetti speciali e alla post-produzione, anche se marginali rispetto a quanto visto ad esempio in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Il resto è il solito e povero utilizzo di un'interprete magistrale come Olivia Colman in un ruolo che né la regia né la scrittura hanno saputo valorizzare come avrebbe invece meritato, arrivando infine a una tenera chiusura su Priscilla e Fury quasi in stile E.T.

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La Formula a tutti i costi

Secret Invasion Episode 6
Secret Invasion: una scena del finale di stagione

Vedendo il finale di Secret Invasion, la prima cosa che viene in mente è che She-Hulk aveva ragione. Costi quel che costi, sia in termini artistici che concettuali, nelle produzioni Marvel Studios arriva sempre e comunque quel momento in cui la Formula deve essere rispettata. Ed è un peccato, perché quando un autore senza compromessi come James Gunn impone la sua visione e non accetta dictat impossibili da adattare al suo modo di fare cinema, i film e le serie tv funzionano e funzionano ottimamente. Qui invece sembra tutto ragionato per arrivare all'episodio conclusivo dove deve esserci il confronto conclusivo e il grande scontro conclusivo (che bene o male funziona pure, in totale onestà) e la risoluzione conclusiva. Del lavoro svolto fino a questo momento bisogna dimenticarsene e accettare questa imposizione stilistica e produttiva, guardando in buona sostanza un episodio breve, vuoto e privo di elementi davvero appassionanti.

Per forza di cose qualcosa funziona: possiamo pensare alla chiusura vera e propria della serie con Nick Fury o all'idea dietro ai Super Skrull e al Raccolto - con piccolo plot twist annesso che non vi sveleremo. Tutto il resto è necessità senza valore, si tratti di chiudere delle storyline ancora aperte o di preparare il terreno a qualcosa che vedremo (forse) in futuro. Sappiamo per certo che Samuel L. Jackson riprenderà impermeabile e benda sull'occhio di Fury nel prossimo The Marvels, ma è come se avesse lasciato aperto uno spiraglio sul tema Skrull per illuminare eventualmente le nuove leve Marvel Studios, che sarebbero poi delle controparti neanche tanto velato dello stesso Colonnello e di Carol Danvers (vedere l'episodio per capire), dunque una sorta di passaggio di testimone al femminile esattamente come in tutti gli altri progetti dello studio tra Fase 4 e 5.
La speranza è che tutto questo funzioni e si arrivi al punto in fretta, perché è sempre più evidente il calo d'interesse nei cinecomic Marvel che non siano grandi eventi ed è ormai palese la perdita di pazienza del grande pubblico. Niente di segreto, niente d'invadente. Soltanto la realtà dei fatti.

Conclusioni

In conclusione, giunto al suo series finale, Secret Invasion delude le aspettative e si allontana dal tracciato di genere finora funzionale per entrare in un breve e poco incisivo showdown che rispetta fin troppo bene gli errori della Formula Marvel presi in giro da She-Hulk. Qualcosa di buono c'è, ma per la maggior parte del tempo assistiamo a un breve e veloce episodio che non approfondisce a dovere né azioni né conseguenze dei protagonisti, salutandoci con disarmante superficialità. Ed è un vero peccato.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • Il faccia a faccia tra Gravik e Fury che nasconde un piccolo e interessante plot twist.
  • Il confronto finale tra Nick e Priscilla è intimo ed emozionante.
  • Si introduce un potenziale e incredibile supereroe.

Cosa non va

  • Vengono a mancare le sensibilità di genere in favore di una lettura cinecomic più marcata.
  • Olivia Colman si conferma il personaggio peggio sfruttato della serie.
  • È una puntata scondita di regia e scrittura, dove tutto è necessità e quasi niente virtù.