Patriot: Il divertente spionaggio di Amazon

Nel mare di serie che inonda reti televisive e servizi streaming, Amazon prova a distinguersi con un prodotto originale, perfettamente bilanciato tra spionaggio e commedia.

Patriot: Kurtwood Smith e Michael Dorman in una scena della serie Amazon
Patriot: Kurtwood Smith e Michael Dorman in una scena della serie Amazon

Abbiamo più volte sottolineato quanto sia cresciuta, in modo quasi esponenziale, l'offerta di serie TV negli ultimi anni, evidenziando gli aspetti negativi di tale fenomeno, ovvero l'impossibilità di seguire tutto e essere aggiornati a 360°. C'è però anche un'altra faccia della medaglia, una lucente e fondamentale per l'evoluzione del panorama seriale contemporaneo: la necessità di distinguersi e creare qualcosa che possa emergere nel mare di show realizzati ogni anno.

Se, infatti, nel decennio scorso le reti televisive cable si sono affidate alla qualità e al coraggio per distinguersi dalle più canoniche produzioni dei network americani, l'avvento dei servizi streaming ha aggiunto una nuova variabile alla scena: l'originalità e il superamento di schemi e generi. È stato, e lo è ancora, il modo per farsi notare, emergere e stupire. Lo sanno bene in casa Netflix, ma sembra una lezione che ha fatto sua anche Amazon con alcune delle sue produzioni degli ultimi anni, tra le quali l'ultima arrivata Patriot, che abbiamo potuto ammirare in quel di Berlino e che debutta oggi nel catalogo americano del colosso, in attesa della distribuzione italiana prevista per aprile.

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Spie come noi

Patriot: Terry O’Quinn e Michael Dorman in una scena della serie Amazon
Patriot: Terry O’Quinn e Michael Dorman in una scena della serie Amazon

Protagonista di Patriot è John Tavner, giovane e piacente agente dell'Intelligence che, allo sbando dopo una missione andata male in Olanda, viene incaricato dal padre di infiltrarsi in una importante azienda di tubature del Midwest allo scopo di trasferire importanti somme di denaro a degli alleati in Lussemburgo e con l'obiettivo finale di impedire all'Iran di procurarsi armi nucleari. Un incarico per il quale John non è adeguatamente preparato, che lo costringe ad atti poco lusinghieri, e che sfocia in una serie di disastri di varia natura che compongono il tessuto vitale di una serie che parte dallo spionaggio, lo condisce di commedia e humour nero e fa della digressione narrativa il suo principale punto di forza.

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Originalità senza schemi

Patriot: Terry O'Quinn nella serie Amazon
Patriot: Terry O'Quinn nella serie Amazon

Sin dal pilot, realizzato nel 2015 in attesa dell'ordine completo, come abitudine di Amazon, Patriot si presenta come un mix perfetto di elementi diversi e Steve Conrad, già sceneggiatore de La ricerca della felicità e I sogni segreti di Walter Mitty, si rivela uno showrunner con un'idea precisa e forte: sarebbe stato facile esagerare in un senso o nell'altro, sbagliare tempi e tono, invece l'autore riesce a mettere in piedi una serie che funziona, diverte e stupisce. È senza dubbio aiutato da un cast in gran forma, che dimostra di aver capito e sposato il progetto fin dalle primissime battute: da Terry O'Quinn nel ruolo di Tom, padre del protagonista ed ex membro del congresso ora a capo del dipartimento di intelligence di Stato, al Leslie Carat di Kurtwood Smith, boss di John nel corso dell'incarico, fino a tutti i comprimari che ruotano loro attorno con menzione speciale per Michael Chernus che dà corpo e umorismo al fratello del protagonista.

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The Voice of Amazon

Patriot: Michael Dorman nella serie Amazon
Patriot: Michael Dorman nella serie Amazon

Su tutti, però, svetta proprio John Tavner, grazie ad un Michael Dorman perfetto per mettere in scena le sfumature di un personaggio svogliato e, a suo modo, miserabile, capace di risplendere nei magnifici momenti musicali della serie (su tutti ricordiamo quello dello stesso Dorman insieme a Terry O'Quinn): John, infatti, si dà alla musica folk sotto pseudonimo e, di fatto, racconta nei suoi testi i retroscena di un lavoro che dovrebbe essere segretissimo. Non è solo nelle canzoni, però, che la musica diventa importante per Patriot, perché tutto lo score della serie, curato dallo stesso Conrad e Alex Wurman, ha un sapore originale e brillante che sa accompagnare alla perfezione il tono surreale di uno show che dimostra una cura estrema in ogni suo aspetto, dalla scrittura intelligente alla messa in scena dal grande impatto visivo.

L'unico dubbio può riguardare il target di una serie come Patriot: a chi può rivolgersi? Sicuramente ad un pubblico moderno, abituato alle novità provenienti dalle nuove voci della serialità contemporanea, ad un pubblico che, come la serie di Conrad, si sta abituando ad essere senza schemi e confini ben definiti.

Movieplayer.it

4.0/5