Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin, la recensione: briganti da strapazzo

La recensione de Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin, la serie comedy in streaming su Apple TV+ co-scritta e interpretata da Noel Fielding nei panni del leggendario brigante britannico.

Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin, la recensione: briganti da strapazzo

C'è una passione per la rilettura dell'Inghilterra del XVIII secolo nelle serie tv in chiave comica e moderna. Così, mentre arriva in punta di piedi Nell - Rinnegata su Disney+, spunta su Apple TV+ Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin che ancora una volta mette al centro il brigante più ricercato dell'epoca, solo che questa volta si tratta di un personaggio realmente esistito che strizza l'occhio alla comicità di Taika Waititi, per andare a ironizzare sugli usi e costumi dell'epoca e su cosa voglia davvero dire essere un fuorilegge, come spiegheremo nella nostra recensione.

Mito o leggenda?

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Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: Noel Fielding interpreta il personaggio titolare

Chi è Dick Turpin? È da questa domanda che parte la trama della serie, perché il personaggio titolare è realmente esistito, famoso per essere stato un brigante difficile da acciuffare nel XVIII Secolo su suolo britannico ma, proprio come l'Edward Bloom di Big Fish, "a furia di raccontare storie, un uomo diventa quelle storie", ed è infatti la sua persona-personaggio viaggia a metà strada tra il serio e il faceto, tra la verità storica e la leggenda e il mito. Un brigante divenuto soggetto di ballate, dello scrittore William Harrison Ainsworth nella letteratura, degli Adam & The Ants e di Eric Clapton nella musica, di Good Omens nella serialità. Ora diviene protagonista e portatore di un'epica narrazione che prende in giro il suo stesso genere, tra il cavalleresco e l'avventuroso.

Un cast a due

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Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: una scena con Hugh Bonneville nei panni di Jonathan Wilde

Chi altri poteva interpretare Dick Turpin se non Noel Fielding (già visto in The Mighty Boosh e reduce dal contest The Great British Bake Off), dalle sue origini come figlio di un macellaio che non sentiva che quello sarebbe stato il suo destino fino a diventare, per una serie di incidenti più che per un reale talento, capo di una banda di fuorilegge votata non solo a diventare la più temibile e la più ricercata ma anche a fermare la concorrenza, rappresentata principalmente da un uomo. Per ogni (anti)eroe ci vuole un (anti)villain altrettanto carismatico e dirompente. Troviamo un'altra figura storica controversa e dibattuta simbolo di ipocrisia e doppiogioco, un ladro che si autonominò tutore della legge, Jonathan Wilde, con moglie e figli. Per interpretarlo chi meglio di Hugh Bonneville - in attesa di rivederlo come Conte di Graham in qualsiasi tipo di nuova incarnazione annunciata di Downton Abbey?

Un passo a due

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Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: una scena

Inizia così un gioco del gatto col topo che per sei episodi da mezz'ora ciascuno (durata perfetta per il tipo di storia raccontata), diventa un passo a due in cui Noel Fielding e Hugh Bonneville danzano sfiorandosi sempre ma non toccandosi mai e proponendo non solo momenti esilaranti ma anche una caratterizzazione delle proprie persone-personaggi accattivante e sopra le righe. Il tipo di comicità utilizzata ne Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin - un titolo che ci dice tutto ancora di più in originale The Completely Made-Up Adventures of Dick Turpin che parla di storie totalmente inventate - ricorda molto quella farsesca e (volutamente) castrante di Taika Waititi, vista soprattutto nella sua rivisitazione del genere piratesco con Our Flag Means Death (purtroppo ancora inedita in Italia).

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Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: una scena

In questo caso la scrittura di Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane, a cui ha collaborato anche lo stesso Fielding, prende in giro i canoni del genere provando allo stesso tempo ad omaggiarne la figura, carica di fascino e di gusto nel vestire e nell'acconciare i capelli, e costruendo due personaggi simili ma opposti, simboli di idealismo e corruzione, quasi un Robin Hood che incontra l'esattore delle tasse, lo Sceriffo di Nottingham. La parte adventure comedy della storia vera rivisitata e romanzata ha invece quel piglio e quella verve dinamica grazie alla regia di Ben Palmer (vincitore del BAFTA per The Inbetweeners) e George Kane (la spy comedy Inside No. 9 e la romantic comedy Crashing). Un'ironia furba e intelligente ben equilibrata e calibrata, che ogni tanto rischia di fare il passo più lungo della gamba finendo nel grottesco ma riesce sempre a fermarsi prima del proverbiale salto dello squalo.

Conclusioni

Che dire delle avventure senza capo né coda di Dick Turpin alla fine della nostra recensione se non che si tratta di una rivisitazione storica in salsa comedy fatta con garbo e intelligenza, utilizzando le due figure principali per rappresentare i lati opposti di una stessa medaglia, che hanno bisogno l’una dell’altra per risplendere e sopravvivere, e una serie di situazioni improbabili per raccontare una vita altrettanto sopra le righe che è già leggenda.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.9/5

Perché ci piace

  • Noel Fielding e Hugh Bonneville, una coppia d’assi.
  • L’ironia che tende al farsesco ma non esagera mai.
  • La durata e il numero degli episodi.
  • Scrittura e regia dinamiche e frizzanti.
  • La trama che non si prende mai davvero sul serio…

Cosa non va

  • …che per qualcuno potrebbe essere un deterrente.
  • Chi cerca la fedeltà storica deve andare altrove.