La Terra ribelle di Cinzia Th Torrini al Roma Fiction Fest 2010

Dalla sezione Lavori in corso della quarta edizione del festival romano dedicato alle produzioni televisive, la nuova serie diretta da Cinzia Th Torrini.

Cinzia Th. Torrini si è ormai conquistata il titolo di signora della fiction italiana. Gli anni di successi ottenuti con la storia della romantica Elisa di Rivombrosa prima, e della sua discendenza poi, ne hanno fatto un punto di riferimento per gli amanti del romanticismo più classico e sognante. La sua nuova produzione, Terra Ribelle, non farà mancare agli spettatori un'appropriata dose di tormentato amore, vivacizzandolo però con un contorno meno convenzionale. I pochi minuti che abbiamo visionato in anteprima dell'ambito della rassegna Lavori in Corso del RomaFictionFest hanno svelato un'ambientazione in puro stile western, con aitanti mandriani in eterna competizione tra loro e fanciulle tutt'altro che timide e spaventate dalla loro condizione di apparente subordinazione.
Non ci troviamo, però, nelle praterie del Far West, ma nella Maremma Toscana, un luogo che la regista ha amato fin dai suoi primi anni: "La Maremma mi fa pensare alla mia giovinezza, quando ci andavo a cavallo e sognavo le terre selvagge. Per ora siamo circa a metà della lavorazione, e deve essere ancora fatta tutta la parte di postproduzione, ma credo che già da queste immagini si evinca come io abbia voluto realizzare una storia epica ma anche di sentimenti. Volevo raccontare una nuova saga, cercando di creare un prototipo nuovo, discostandomi il più possibile da Elisa, ma mantenendo la componente melò.".

Il produttore Alessandro Jacchia si è detto entusiasta da questa commistione tra romanticismo e rudezza: "Sono molto grato alla Rai di averci permesso di sviluppare questa storia epico-avventurosa, attraversata da grandi sentimenti. Il risultato è il frutto di un grande lavoro, sia creativo che produttivo, perché è stato molto difficile ricostruire un'ambientazione da metà dell'Ottocento nella Toscana odierna. Spesso questo genere non è affrontato per mancanza di mezzi tecnici, e pertanto voglio sottolineare la bravura di tutti coloro che hanno partecipato al progetto, che apre una nuova strada, quella delle emozioni condite di esotismo. Ci abbiamo messo cinque anni per scrivere la serie e uno per realizzarla, e speriamo che tutto questo sforzo si veda".
Mattia Sbragia, che interpreta il padre delle due protagoniste, ha espresso la propria soddisfazione per un ruolo che lo vede finalmente lontano dalle sue interpretazioni più note: " Finalmente per una volta non faccio il cattivo in una fiction, ma mi limito ad esserlo sul set! Anche se, in seguito al mio tracollo finanziario, costringerò le mie figlie a due matrimoni di interesse. Ma sarà proprio questo a dare origine al dipanarsi della vicenda.". Ralph Palka è ormai un habitué delle opere della Torrini, tanto da autodefinirsi "il suo talismano"; in Terra Ribelle interpreta il ruolo di un ingegnere che ha il compito di bonificare il territorio maremmano, e il cui ingresso nella storia stravolgerà gli equilibri già precari dei personaggi principali.
Sarah Maestri e Danila Stalteri, interpreti di due piccoli ma significativi ruoli, si sono dette entrambe molto sodisfatte del lavoro svolto con la Torrini, specialmente Daniela: "in quanto moglie di Raplh, ho la possibilità di interpretare un personaggio molto divertente, una signora eccentrica e vivace".
La curiosità è però tutta puntata sulle due protagoniste della serie, le sorelle Elena e Luisa. L'argentina Sabrina Garciarena, che interpreta la sorella maggiore, che nonostante il grande fascino soffre costantemente del confronto con la piccola Elena, ha dichiarato: "E' stato un vero piacere lavorare con Cinzia, mi ha davvero emozionato interpretare questo personaggio, che è anche molto complicato. Quello che mi piace di lei è la sua determinazione a voler salvare la propria famiglia, e anche la sua capacità di innamorarsi a prima vista". Anna Favella è invece una contessina sui generis, che "a discapito del ceto sociale, ha le idee chiare e prenderà iniziative controverse, anche sul versante dei sentimenti".
Anche il bel Rodrigo Guirao Diaz ci anticipa le sue future sofferenze d'amore: "Io sono Andrea, un mandriano che per amore affronterà un grande dolore, ma che però gli sarà fondamentale per cambiare il proprio destino. Non dico altro per non rovinarvi la sorpresa, ma sappiate che sarà una bella storia western."
A chiudere la presentazione è stata Paola Masini per Rai Fiction: "Abbiamo lavorato faticosamente, ma anche stavolta sono contenta, perché ascoltare gli autori ha portato a un ottimo risultato. Proprio quando Cinzia mi parlava della sua idea, e mi evocava queste immagini un po' da pellicola americana, anche Exacoustos [uno degli sceneggiatori della serie, n.d.r.] stava cercando di convincermi a fare un western. Ero attratta da queste proposte, però pensavo che ai giovani non potesse piacere una simile ambientazione. Alla fine mi sono lasciata convincere da entrambi e li ho messi a lavorare insieme. Il risultato non è un western puro, ma una storia di avventura che può parlare al cuore del pubblico".
Non resta che verificare se il pubblico saprà, o vorrà, ascoltare.