La furia di un uomo – Wrath of Man, recensione: l’ira funesta di Jason Statham

La recensione de La furia di un uomo - Wrath of Man, nuova collaborazione fra Guy Ritchie e Jason Statham, disponibile su Prime Video.

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La furia di un uomo - Wrath of man: Jason Statham in una sequenza

Con la recensione de La furia di un uomo - Wrath of Man, che per il mercato italiano arriva direttamente su Prime Video, torniamo nel mondo cinematografico di Guy Ritchie, regista che negli ultimi tempi si è fatto inaspettatamente prolifico: nel 2019 ha trasposto in live-action la versione disneyana di Aladdin, e alla fine dello stesso anno (inizio 2020 per alcuni mercati internazionali, prima della pandemia) se n'è uscito con un nuovo gangster movie. Ora siamo alle prese con un altro racconto crime, girato due anni fa ma rimandato a causa delle chiusure delle sale, mentre a marzo negli Stati Uniti ne uscirà un altro ancora, e il cineasta inglese è già sul set per un nuovo lavoro. Instancabile, come molti dei suoi personaggi, tra cui anche il misterioso protagonista di questo film, che segna il ritorno alla collaborazione con Jason Statham, attore che lo stesso Ritchie ha lanciato al cinema nel 1998 e con cui non lavorava più dal 2005.

Rapine e vendette

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La furia di un uomo - Wrath of man: Jason Statham in una scena del film

La furia di un uomo - Wrath of man, remake di un film francese del 2004, è la storia di Patrick Hill (Statham), assunto da Fortico, un'azienda specializzata in trasporti blindati. Soprannominato H, l'uomo è apprezzato dal supervisore Bullet (Holt McCallany), ma i colleghi non lo vedono di buon occhio. Quando Bullet viene preso in ostaggio durante un assalto a uno dei trasporti, gli altri sono pronti a lasciarlo andare, ma H decide di salvarlo e uccide i rapinatori con una precisione inaudita, che lui attribuisce alla tensione del momento quando i suoi superiori lo interrogano al riguardo una volta rientrato in ufficio. Alcuni si insospettiscono, ma le alte sfere dell'azienda lo elogiano come modello da seguire. Altrove, la sua presenza viene segnalata all'FBI, ma i federali decidono di non intervenire, perché quella di H è una storia lunga e complessa, e il suo essere stato assunto dalla Fortico è solo un tassello di un intricato puzzle legato a una serie di rapine in giro per la città.

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Il ritorno della premiata ditta

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La furia di un uomo - Wrath of man: Jason Statham in una scena d'azione

Guy Ritchie e Jason Statham hanno fatto squadra per la prima volta nel 1998 con Lock & Stock - pazzi scatenati, e si sono persi di vista dopo l'esito sfortunato di Revolver, gangster movie dove le ossessioni tematiche e visive del regista sfioravano ripetutamente l'autoparodia. Però il protagonista funzionava, perché Ritchie è tra coloro che sanno sfruttare al meglio lo stile granitico e schietto di Statham, ideale per i film d'azione che non si prendono troppo sul serio e per certe commedie (vedi alla voce Spy, dove l'attore fa il verso alla propria carriera con una precisione umoristica encomiabile). La loro nuova collaborazione conferma questa cosa, con Statham che rimane la presenza più magnetica anche quando interagisce con attori che sulla carta sono più "bravi" (un esempio è Andy Garcia) e domina ogni singolo momento della pellicola, soprattutto nelle scene d'azione che sono eseguite in modo tale da far rimpiangere la scelta di mandare il film direttamente in streaming sul territorio italiano, anche perché a differenza di The Gentlemen, che non aveva scelta a causa di continui rinvii e chiusura delle sale nel periodo poi selezionato in via definitiva, arriva in un momento in cui i cinema sono aperti.

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La furia di un uomo - Wrath of man: Jason Statham e Josh Harthnett in una scena

Il magnetismo di Statham entra in gioco anche e soprattutto quando Ritchie si fa eccessivamente ambizioso con la scrittura, prendendo la premessa semplice dell'originale francese e aggiungendo strati ulteriori che però rendono farraginosi i salti temporali impiegati per arrivare alla soluzione del mistero. Ma c'è appunto l'attore, nei panni di H, a fare da ancora, in termini narrativi ed emotivi, e assicurare che, a differenza di quanto accaduto l'ultima volta che ha lavorato con il regista, ci sia una certa coerenza di fondo. Coerenza che fa di questo nuovo team-up un divertimento (a suo modo) semplice ed efficace, che continua sul percorso inaugurato dal film precedente all'insegna di un ritorno alle origini (anche se questa volta in modo più diretto, senza la componente autoriflessiva). Ritorno che sembra voler continuare con il progetto successivo, confermando che, dopo alcuni anni di blockbuster, questo è il territorio dove Ritchie, anche quando è lontano da Londra, si sente veramente a casa.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione de La furia di un uomo - Wrath of Man, sottolineando come si tratti del thriller con cui Guy Ritchie rinnova il sodalizio con Jason Statham e costruisce un altalenante ma tutto sommato efficace meccanismo ludico a base di sparatorie e desideri di vendetta.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Jason Statham è perfettamente calato nella propria parte.
  • Le scene d'azione sono molto efficaci.

Cosa non va

  • La scrittura in alcuni punti si fa faticosa, con la struttura a base di salti temporali.