La concierge Pokémon, la recensione: lezioni di vita per evolvere

La concierge Pokémon, la nuova serie d'animazione Netflix, è un take delicato e differente sugli amatissimi mostri tascabili Nintendo, dallo stile tondo e colorato e di animo maturo e pedagogico.

La concierge Pokémon, la recensione: lezioni di vita per evolvere

Chi pensa che i Pokémon siano "roba da bambini" dovrebbe correre su Netflix per ricredersi. In piattaforma è infatti disponibile la nuova serie animata La concierge Pokémon, sviluppata in via originale da Dwarf Studios in collaborazione con Game Freak (lo studio responsabile dei videogiochi). Un prodotto differente da qualsiasi altro progetto abbiate mai visto o giocato con protagonisti i mostri tascabili targati Nintendo.

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La concierge Pokemon, un'immagine della serie animata

Breve (non ci vuole un'ora a finirla), immediato e ragionato attorno a un chiaro intendo pedagogico, la serie è una piccola e gentile sorpresa del tutto inaspettata, nel senso che non credevamo davvero possibile riuscisse ad emozionarci con tanta concisa semplicità. Lo fa in modo diretto e genuino, senza metodi narrativi ricattatori, in totale purezza d'intenti, anche perché lo scopo unico ed evidente della serie è proprio l'emozione, quella che domina l'essere umana e il Pokémon, per raccontarla e analizzarla con occhi bambineschi ma terribilmente maturi, dando credito alla centralità del benessere emotivo prima di qualsiasi altra cosa.

Benvenuti al Resort Pokémon

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La concierge Pokemon, un'immagine della serie animata

Non è il migliore dei momenti per Haru, la giovane protagonista de La concierge Pokémon. In una lunga e tortuosa settimana è stata prima lasciata dal ragazzo con cui stava insieme da sei anni, ha pestato una gomma con le sue scarpe preferite (due volte), ha ritardato a un'importante presentazione, ha perso un progetto di lavoro, ha dovuto salutare una cara collega che si è licenziata e come se non bastasse il suo mitico curry è venuto uno schifo e si è persino tagliata male le sopracciglia. L'ordine di gravità è preciso e si capisce anche dal tono della sua voce quando ce lo rivela. Tutti segni del destino, forse, fatto sta che Haru decide di cambiare vita e pure lavoro, accettando il ruolo di concierge al lussuoso Resort Pokémon, splendido villaggio vacanze ricreativo situato su di una piccola e magnifica isola. A guidarlo c'è la direttrice Watanabe e con lei un team formato da Tyler e Alisa.

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La concierge Pokemon, un'immagine della serie animata

Le mansioni sono differenti, dai massaggi alle pulizie fino all'intrattenimento, ma il compito di Haru è forse il più essenziale di tutti: prendersi cura degli ospiti del resort. Non quelli umani comunque, che possono essere allenatori o semplici villeggianti, quanto dei loro pokémon, che il centro accoglie e tratta esattamente come i loro padroni. Il morale della protagonista non è però dei migliori, almeno all'inizio, motivo che la spinge ad accettare il consiglio della direttrice e capire il vero scopo del suo ruolo al resort imparando proprio dai pokémon ospiti dell'isola. E con lei impariamo anche noi.

Alla ricerca di una voce

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La concierge Pokemon, un'immagine della serie animata

Una serie adorabile, La concierge Pokémon, a partire dal delizioso, morbido e colorato stile animato in stop motion. Dwarf Studios sfrutta la versatilità della tecnica ibridando al suo interno l'utilizzo di materiali differenti come la lana per dare sostanza al pelo di alcuni pokémon. Fluida e accattivante, l'animazione è di gradevole pregio, ma dove lo show colpisce con più decisione è nella materia dei contenuti, nelle profonde e sincere riflessioni che mette in scena con ricercata maturità pedagogica. Parte dalla philia socratea relativa all'onestà delle relazioni e alla spontaneità delle stesse per poi toccare corde tematiche per nulla banali. Se la base è l'amicizia tra uomo e uomo e uomo e pokémon, la serie si sofferma anche sullo stress metropolitano e il bisogno di non farsi contagiare dal giudizio degli altri, invitando a staccare la spina, a rilassarsi, a divertirsi. La chiave è proprio il divertimento inteso nella sua accezione più nobile, pura e passionale, tanto nel tempo libero quanto sul posto di lavoro. E Haru fa questo: diverte e intrattiene i pokémon, anche quelli più tristi e incompresi, tentando approcci diversi per cerca di comprenderli senza annullarli.

La Concierge Pokemon Teaser Trailer Netflix
La concierge Pokemon, un'immagine della serie animata

Un tenerissimo Psyduck è uno di questi, ed è brillante il modo in cui lo show sfrutta uno dei pokémon più strambi e turbati di tutti per mostrare come sia effettivamente possibile covertire il problema in una soluzione, magari aiutando anche gli altri. Il difetto diventa virtù e la lezione ne contiene dentro tante altre: che dai pokémon - e quindi dagli animali - si può imparare; che si possono sfruttare le proprie abilità al massimo anche senza essere egoisti; che non è importante essere bravi in qualcosa trovare qualcosa che ci diverta. È così che possiamo evolverci proprio come fanno i pokémon, abbandonando magari la nostra comfort zone (come fatto da Haru), affrontare pericoli e negatività. E non serve una vita per farlo: basta un attimo, un solo momento, per trasformare un magikarp in un gyarados. Un piccolo istante di coraggio per trovare la nostra vera voce.

Conclusioni

Breve, con un delizioso stile animato in stop motion e piccole perle di vita che sono grandi lezioni d'empatia e umanità. La conclusione è che Le concierge pokémon è una gradevole sorpresa animata capace di insegnare emozione, divertimento e altruismo a grandi e piccini, affrontando tematiche nemmeno banali con tatto e delicatezza, filtrando il mondo con occhi bambini ma dallo sguardo purissimo e maturo, arrivando persino ad essere terapeutico.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • La stop motion inventiva e colorata.
  • L'immediatezza del prodotto.
  • Un take differente sui Pokémon.
  • È ricco di riflessioni sulla vita in generale.

Cosa non va

  • Dura pochissimo.
  • Le apparenze potrebbero ingannare un pubblico più adulto.