Il blu-ray di Venerdi 13

Edizione tecnicamente discreta per Venerdi 13, nonostante alcuni limiti dovuti alla natura low-budget del film. Buono ma un pò scontato il comparto extra, quantitativamente adeguato a un titolo da sempre nel cuore degli appassionati di horror.

Venerdi 13, ovvero il successo involontario. E' infatti acquisizione ormai accertata e ribadita più volte che l'horror originale di Sean S. Cunningham, prima di diventare una saga composta a tutt'oggi da 11 sequel e un recente remake, nacque come un piccolo film a basso costo senza pretese e con lo scopo di fare qualche soldo sull'eco di Halloween di John Carpenter. A rivederlo oggi, con l'uscita Blu-ray per Warner, si ha difficoltà a dare torto al suo regista che ribadisce anche negli extra, come credesse poco nel film. Eppure, il film, nonostante un ritmo un pò sonnolento e una derivatività evidente (nello specifico più al capolavoro Reazione a catena di Mario bava che al grande film di Carpenter da cui traeva le coordinate narrative essenziali) ha segnato un'epoca, imprimendosi nell'immaginario, ben oltre i meriti di un prodotto banale ma comunque gustoso nella sua artigianalità e dall'innegabile appeal per gli appassionati del genere.

Se tecnicamente l'incipit è dei più preoccupanti, con una grana molto insistita, si rimane invece piacevolmente sorpresi dalla solidità che il video dimostra appena la situazione si sposta in esterno o comunque in condizioni di luce ottimale. Il croma è difatti vivido e naturale e il quadro nitido e pulito. La perdita di definizione negli interni bui è però evidente e si fa sentire in tutti i momenti horror, ma è senza dubbio figlia della natura cheap del film. Anche per l'audio va fatto un discorso di contestualizzazione con l'originale mono che è utilizzato per tutte le tracce, compresa l'italiana, esclusion fatta per il rimixaggio in HD multicanale presente in inglese. La dinamica e il vigore non sono di certo al livello di un True Hd medio, ma la pulizia dei dialoghi e soprattutto la colonna sonora ne escono rinati. Poco incisivo invece l'intervento dei bassi. Molto inferiore come accennato la traccia mono italiana che appiattisce eccessivamente i rumori di scena e pecca di staticismo. Ad ogni modo il salto di livello con il DVD è di evidenza assoluta.
Buono ma un pò scontato il comparto extra, quantitativamente adeguato a un titolo da sempre nel cuore degli appassionati di horror. Si parte con il making of (di 28 minuti) Ritorno a Crystal Lake dove ci si sofferma in primis sui particolari della produzione, con grande risalto agli escamotage tipici di un horror a basso costo e alla percezione generale che il film non avrebbe dovuto avere un gran successo. Buono spazio dato anche al fondamentale lavoro al trucco e agli effeti di Tom Savini e alle musiche celeberrime di Harry Manfredini. Si prosegue con un evento speciale: la reunion del cast originale nel contesto di una celebrazione dedicata al film e al suo pubblico. Numerosi ovviamenti gli aneddoti raccontati. _Storie perdute da Camp Blood _è invece un cortometraggio tutto girato in interno di Andrew Ceperly, che funge da sorta di omaggio alle caratteristiche del genere. Presente anche un approfondimento tutto dedicato al regista Sean S. Cunningham che conferma il suo atteggiamento disincantato sul film, ma in particolare sulla saga, visto che era contrario all'idea di un sequel che trovava del tutto pretestuoso. Emerge comunque la consapevolezza ex-post del pionerismo in termini di serializzazione della saga che divenne un vero e proprio Brand alla 007 in virtù di una prevedibilità che diventava paradossalmente la forza del film. Chiudono il comparto due feauturette che ripropongono sostanzialmente elementi già illustrati in un altro montaggio e il trailer originale.