Glee - stagione 2, episodio 11: The Sue Sylvester Bowl Shuffle

Un ritorno in grande stile per la serie di Ryan Murphy, con un episodio dedicato alla rivalità tra il Glee Club e la squadra di football della scuola e alla trattazione definitiva del tema della solidarietà e della collaborazione tanto caro allo show, con tanto di finale "da brividi".

Tra i ragazzi del Glee Club e i Titans, ovvero i membri della squadra di football del McKinley High, non c'è mai stato grande feeling. Nonostante Finn, Puck, Mike, Sam e Artie riescano, non senza qualche difficoltà, a combinare le due attività, gli altri Titans sono per lo più nemici giurati dei Glee Clubbers, nonché tormentatori feroci esperti nel lancio dello slushie, che tante vittime ha mietuto tra gli inermi New Directions nel corso dello show.
The Sue Sylvester Bowl Shuffle (Gioco di squadra nella versione italiana), episodio andato in onda subito dopo il tradizionale Superbowl, con conseguenti ratings stellari grazie alla dedizione delle famiglie americane allo sport nazionale, affronta a viso aperto questo conflitto più di quanto non sia successo fino ad ora in Glee: lo spogliatoio dei Titans, infatti, è diventato scenario di scontri continui tra Finn & Co. e i bulli della risma di Karofsky - il responsabile del trasferimento di Kurt alla Dalton Academy - e Coach Beiste chiede aiuto a Mr. Schuester per cercare di risolvere la situazione che rischia di compromettere la stagione, finora trionfale, della sua squadra.
Intanto Sue Sylvester si prepara a vincere in scioltezza la competizione nazionale di cheerleading, per la settima volta consecutiva. La pirotecnica routine che le sue ragazze interpretano con perfezione millimetrica, tuttavia, non la soddisfa; è in cerca di qualcosa di nuovo, ancora più inusuale, spettacolare ed eccessivo che le restituisca l'entusiasmo degli esordi, e la soluzione potrebbe essere... sparare la povera Brittany attraverso l'etere, nella migliore tradizione della Donna Cannone.

Accanto alla presenza massiccia del football (stavolta tutti, anche le ragazze, hanno una chance di indossare la divisa dei Titans, così come ai giocatori tocca dividere la scena canora con i gracili New Directions) i riferimenti al Superbowl sono molteplici, e quasi sempre irriverenti: Sue che ricorre a effetti speciali smodati e pericolosi per stupire il pubblico e dilettare sé stessa, la centralità del numero musicale durante l'intervallo, che sembra il momento più atteso della partita - paradosso che ormai da anni caratterizza il Superbowl - fino a un riferimento al pezzo interpretato dai Black Eyed Peas, tutti elementi che il pubblico americano può apprezzare meglio di noi, come d'altronde il divertentissimo cameo della conduttrice televisiva Katie Couric, che se la prende con la madre di Lindsay Lohan e viene scambiata per Diane Sawyer da Sue. Lo sfarzo stesso della produzione - l'episodio è costato circa quattro milioni di dollari, un record sia per Glee sia per qualsiasi episodio programmato dopo il Superbowl, oltre a rappresentare un tentativo di accattivarsi un pubblico ancora più ampio grazie a numeri musicali chiassosi e di vasto appeal, richiama i fasti della Superbowl Night e gli assurdi eccessi di questo momento di aggregazione ed estasi collettiva per il pubblico americano.

L'esperimento riesce in larga parte: i ratings parlano chiaro, 26 milioni e mezzo sono il doppio di quanto non abbiano totalizzato gli episodi più seguiti di Glee fino ad oggi. Tanto è sufficiente a rendere The Sue Sylvester Bowl Shuffle un episodio memorabile e anche piuttosto divertente, anche se il plot non introduce elementi di grande novità, ma si limita a rafforzare il principio che "l'unione fa la forza" e a introdurre qualche nuova dinamica tra i personaggi principali: Finn, per una volta, è davvero un leader, Sue è un vero villain e Will Schuester più festeggiare, grazie ai suoi ragazzi, un autentico e pienamente soddisfacente trionfo sulla malvagia e irriducibile rivale.

D'altro canto, inizia a farsi penosamente sentire la nostalgia per Kurt Hummel, relegato ad un'apparizione durante la performance degli Warblers, che vede in cattedra ancora il bravo Darren Criss (a quando il solo di Chris Colfer/Kurt?), e ci sembra anche che manchi un po' di coraggio e di originalità negli arrangiamenti dei brani. Gli Warblers, con Bills Bills Bills delle Destiny's Child, danno dei punti in fatto di fascino e freschezza ai New Directions, protagonisti di un finalone un po' faticoso e sovraprodotto con il mash-up tra il classico di Michael Jackson Thriller e Heads Will Roll degli Yeah Yeah Yeahs.
Tra gli episodi speciali di Glee, in ogni caso, questo non sfigura affatto, e rappresenta un eccellente rilancio per la seconda stagione: inizia il countdown verso i Regionals, ma intanto, probabilmente per contrappasso al machismo sportivo di questo episodio, ci aspetta una buona dose di romanticismo con l'imminente Silly Love Songs.