FlashForward - 1x18 e 19: Goodbye Yellow Brick Road, Course Correction

Si avvicina il 29 aprile, la data delle visioni, nel mondo di FlashForward e l'avvicinarsi della scadenza non è privo di conseguenze.

Anche se siamo a maggio, giunti a soli tre episodi dal termine della prima stagione di FlashForward, nel mondo narrativo della serie si avvicina la scadenza del 29 aprile, la data delle visioni in attesa di avverarsi o essere smentite. Diversi indizi seminati fin qui ci hanno mostrato come sia possibile cambiare quanto visto da ciascun individuo, ma è altrettanto vero che ci sono forze più o meno concreto che cercano di far sì che questi flashforward si concretizzino.
In attesa della scadenza, la serie non manca di fare passi in avanti dal punto di vista narrativo, concentrandosi sul personaggi di Janis, mostrataci di recente come seconda talpa all'interno dell'FBI.

Goodbye Yellow Brick Road la vede protagonista con una struttura che richiama quella classica di Lost, con tanto di flashforward per approfondire diversi momenti dei suoi ultimi due anni, per giustificare e spiegare le sue motivazioni, ma soprattutto far ulteriore luce su quanto la vede protagonista: in una sorta di deriva alla Alias, il personaggio di Christine Woods si rivela infatti il più classico dei double agents, impegnata a far credere di lavorare per il nemico, ma ingaggiata direttamente da Vogel in persona.

Se questo aspetto è interessante ed incuriosisce, ed ulteriori frammenti della sua visione la rendono più complessa ed ambigua riguardo il destino dell'agente, un po' meno riuscite sono alcune sfumature della storyline che vede protagonista l'agente Hawk, a partire dalla semplicità con cui Mark accetta la sua spiegazione riguardo un'intrusione non autorizzata nel suo ufficio.

Ugualmente interessante è l'aver ricondotto l'anello QED alla sede FBI di Los Angeles, giustificando in questo modo l'ormai imminente incursione degli uomini mascherati appartenente alla visione dell'agente Benford.

Ma l'aspetto più riuscito dell'episodio, sviluppato a cavallo del successivo Course Correction, è quello collegato alla new entry Gabriel, personaggio di savant interpretato con brillante efficacia dal James Callis di Battlestar Galactica: vittima degli esperimenti di Frost, Gabriel ha vissuto molteplici flashforward e questa esperienza gli permette di fornire ad Olivia un'informazione preziosa, cioè che in tutte le sue visioni lei sta con Simcoe e quindi si trova su un percorso sbagliato della sua esistenza, deviato fin dai tempi del college, una scelta che l'ha portata ad innamorarsi di Mark invece che dello scienziato. Ma i due sembrano intenzionati a recuperare prossimamente il tempo perduto.

Inoltre tornano attuali due storyline introdotte in precedenza, una addirittura proveniente dai primi episodi della stagione: da una parte l'intreccio che riguarda la sorella rapita di Simon, con le relative conseguenze sul suo comportamento; dall'altra la sottotrama che riguarda i membri del gruppo Blue Hand.

La prima ci sembra potenzialmente più importante di come è stata trattata, con un buco di molti episodi senza ulteriori informazioni al riguardo, ma soprattutto rovinata dalla semplicità con cui il cosiddetto Suspect Zero viene finalmente ricondotto al personaggio di Dominic Monaghan, una semplicità che fa chiedere come mai il collegamento non fosse stato fatto prima. La seconda risulta molto più convincente e ricca di potenzialità in chiave futura, ma forse più semplicistica di quanto i presupposti avrebbero lasciato sperare: l'idea di qualcuno intenzionato a correggere gli errori del destino, uccidendo i sopravvissuti oltre la data della loro presunta morte, lanciava molti spunti per il futuro, correlabili anche al personaggio di Demetri, ma la soluzione di ricondurre il tutto ad un unico personaggio non ci è sembrata soddisfacente.

Restiamo in attesa dei tre episodi finali e soprattutto della decisione della ABC riguardo il futuro della serie, apparentemente compromesso dagli ascolti USA, stabili intorno ai 5 milioni, ma leggermente rinvigorito dal mercato estero.

Movieplayer.it

4.0/5