Everwood: 20 anni dal teen drama più adulto che c’è

In occasione del 20° anniversario del pilot, celebriamo Everwood che in quattro stagioni ha regalato uno dei teen drama più preziosi che ha lanciato varie giovani star nel firmamento televisivo e cinematografico.

It' not time to make a change, just relax and take it easy

Everwood: Il titolo della serie
Everwood: Il titolo della serie

Father and son. È questa la canzone che viene immediatamente in mente se si pensa a Everwood, il teen drama della WB durato quattro stagioni in onda dal 2022 al 2006 (non sopravvisse alla chiusura del canale che diventò l'attuale The CW, ma riuscì ad avere un finale). Questo perché Everwood, per 89 episodi, più che un teen drama è stato la storia di un padre e un figlio, avvicinabile in questo a Una mamma per amica, sempre di quel periodo e dello stesso canale. Un family teen drama insomma, ma anche molto di più. Riscopriamolo insieme, in occasione del 20° anniversario dell'episodio pilota, andato in onda il 16 settembre 2002.

In principio era New York

Un'immagine promozionale di Everwood
Un'immagine promozionale di Everwood

La storia è da manuale. Il creatore Greg Berlanti, colui che molti anni dopo darà vita all'Arrowverse sulla The CW e produrrà un family drama dalla stessa capacità di scrittura come Brothers & Sisters, prese ispirazione da Un medico tra gli orsi. Andrew Brown (Treat Williams) è un neurochirurgo di fama mondiale stanziato a New York con la moglie Julia (la futura casalinga disperata Brenda Strong) e i figli Ephram (Gregory Smith) e Delia (Vivien Cardone). Andy non è una persona cattiva, ma è totalmente assorbito col proprio lavoro, a casa non c'è mai ed è la moglie ad avere un rapporto coi loro figli. Quando la donna viene improvvisamente a mancare, il buon dottore si ritrova con due figli adolescenti che praticamente non conosce e inizia a parlare col fantasma di Julia. A quel punto lo aspetta una virata radicale: decide di abbandonare la neurochirurgia per andare a fare il medico di famiglia in un paesino sperduto tra le Montagne Rocciose del Colorado, l'Everwood del titolo (nella realtà Ogden nello Utah). Un paesino dove si era fermato una volta con la moglie durante un viaggio e lei gli aveva detto che avrebbe voluto vivere lì. Dal chiasso e dalla frenesia della Grande Mela passiamo a un paese con dei paesaggi mozzafiato ma in cui non succede mai nulla, e in cui il sabato sera il servizio taxi non c'è perché l'unico tassista si deve occupare del bingo locale.

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C'è un nuovo medico in città

Everwood Tom Amandes
Everwood: un'immagine della serie

Presto Andy scopre che esiste già un medico di famiglia a Everwood, il Dottor Abbott (Tom Amandes), che si sente minacciato dal nuovo arrivato, pieno di riconoscimenti, dalla grande città e redarguisce i figli Amy (Emily VanCamp) e Bright (Chris Pratt) e la moglie Rose (Merrilyn Gann), sindaco della cittadina, dal mantenere a distanza la nuova famiglia. Amy e Ephram, accomunati dall'essere taciturni e dall'avere lo sguardo triste, iniziano presto a diventare amici, come da manuale, ma altrettanto presto lui scopre che la ragazza ha un fidanzato in coma da quattro anni, Colin, e Amy vorrebbe che Andy provasse a curarlo data la sua fama mondiale. Questo nonostante tra i due adolescenti sia scattato qualcosa di più di un'amicizia. Andy trova anche degli alleati in città: la vicina di casa, Nina (Stephanie Niznik), che ha i propri problemi familiari con un marito sempre via per lavoro (vi ricorda qualcuno?) e Edna (Debra Mooney), la madre del dott. Abbott, un'infermiera che è stata due volte in Vietnam e che accetta di lavorare per il dott. Brown per aiutarlo ad ambientarsi. Una donna dura e ribelle, che ha fatto parlare di sé in città perché, rimasta vedova, ha iniziato una relazione con un uomo nero, Irv (John Beasley), l'autista dello scuolabus locale.

Everwood: Emily Vancamp e Gregory Smith nella serie
Everwood: Emily Vancamp e Gregory Smith nella serie

Tutte queste premesse servono a far capire il setting e il mood della serie, dolce e divertente, mai stucchevole, con dialoghi sinceri e avanti coi tempi per l'epoca, perché va a sviscerare per tutte e quattro le stagioni il tema dell'elaborazione del lutto e di come la si affronti diversamente in varie età. Everwood si muove delicatamente e continuamente tra il dramma e la commedia con un equilibrio notevole, riuscendo a trattare temi importantissimi e delicatissimi come il sesso, la malattia, l'alcolismo, la dipendenza tipici dei teen drama con un tono adulto. Everwood è un teen drama in cui le storie dei personaggi cresciuti sono importanti tanto quanto quelle dei ragazzi protagonisti e si muovono in parallelo. Al centro la relazione più importante ovvero quella tra un padre e un figlio che devono ritrovarsi, comprendersi, capirsi, trovare un terreno comune.

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Da star promettenti a reunion emozionanti

Everwood: Chris Pratt e Sarah Drew in una scena della serie
Everwood: Chris Pratt e Sarah Drew in una scena della serie

La serie lanciò vari attori giovani tra cui Emily VanCamp e Chris Pratt, che nella realtà furono anche una coppia anche se per breve tempo. A lei accadrà anche nella serie Revenge col co-star Joshua Bowman, con cui è attualmente sposata e ha avuto da poco un figlio. Lei ha continuato a muoversi in tv anche nel medical drama The Resident, per poi prendersi una pausa dalle scene dopo la gravidanza, ma è riuscita ad entrare anche nel Marvel Cinematic Universe nei panni di Sharon Carter, la nipote di Peggy vista l'ultima volta nella serie The Falcon and the Winter Soldier. Anche Chris Pratt dopo il fortunato prosieguo televisivo di Parks and Recreation è entrato a far parte del MCU nel ruolo di Peter Quill/Starlord. Una quasi reunion targata Marvel Studios. Nella seconda, terza e quarta stagione, rispettivamente, sono arrivati Paul Wesley (nei panni del fidanzato ribelle di Amy, tutto il contrario del suo Stefan in The Vampire Diaries), Sarah Drew (ben prima di diventare famosa come April Kepner in Grey's Anatomy) e Justin Baldoni (prima di essere Rafael in Jane the Virgin e produttore/regista indipendente). In Grey's Anatomy insieme a Drew e Jesse Williams, come specializzandi arrivati dal Mercy West, ci fu anche Nora Zehetner che nel teen drama era stata la sorella di Colin, Laynie, con cui Ephram aveva avuto una mezza storia. Nel medical drama di ABC è inoltre ricorrente Debra Mooney come madre di Owen Hunt. In Brothers & Sisters, invece, complice il coinvolgimento di Berlanti, nella prima stagione la quasi-reunion fu quella di VanCamp e Treat Williams, che interpretò l'interesse amoroso di Sally Field.

Everwood Marcia Cross Treat Williams
Everwood: un'immagine della serie

Non solo: in Everwood c'è stata una pre-reunion di Desperate Housewives (la serie sarebbe andata in onda solo nel 2004 sulla ABC) con Marcia Cross che interpretò la sorella di Harold e figlia di Edna, medico senza frontiere in giro per il mondo, molto lontana dalla casalinga disperata Bree Van De Kamp, anche se non divise mai il set con il "fantasma" di Julia (Strong). La vera emozionante reunion di Everwood però c'è stata nel 2017 al TCA, in cui Berlanti parlò anche di un possibile revival (poi mai andato in porto) con quasi tutto il cast riunito (a parte Pratt e Drew, impegnati sul set), tra lacrime e risate. Proprio le stesse che hanno accompagnato la visione del teen drama adulto di The WB, che andò in onda per la prima volta nel preserale di Canale5, perfetto da vedere insieme alla propria famiglia.

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Musica per le nostre orecchie

Everwood Gregory Smith
Everwood: un'immagine della serie

Blake Neely compose l'iconico tema musicale -solo strumentale- che era impossibile non canticchiare. La musica aveva un ruolo centrale nello show perché Ephram suonava il piano (ma non Gregory Smith nella realtà) e questo sarà parte del suo percorso personale e artistico nel corso delle quattro stagioni, soprattutto quando si ritroverà a suonare proprio quel motivetto in una visita a New York ad un certo punto tra terza e quarta stagione. Un percorso speculare a quello di Amy, che all'inizio del serial scopriamo ballerina di danza classica. Berlanti riuscì a dare un finale a tutti i personaggi e a tutte le storyline, con il giusto sentore di dolceamaro proprio come la serie in sé, che fino all'ultimo non si dimenticò di trattare temi importanti, come la morte, la vecchiaia e la pressione scolastica all'università. Grazie a Everwood per la magia che ci ha accompagnato per quattro stagioni, che faceva diventare il serial un vero confort show e che ci ha regalato degli interpreti che seguiamo assiduamente ancora oggi, e coi quali siamo un po' cresciuti insieme anche noi. Speriamo di aver imparato qualcosa di prezioso, proprio come quelle montagne sperdute fuori dal tempo e dal mondo.