Elena Sofia Ricci a Giffoni: “Fare l’attore significa cambiare e mettersi sempre in discussione”

Intervista video a Elena Sofia Ricci, che vive un momento d'oro tra cinema, teatro, televisione e premi, nonostante a inizio carriera volessero farle cambiare nome e doppiarla

Loro 1: Elena Sofia Ricci in una scena del film
Loro 1: Elena Sofia Ricci in una scena del film

Lo ammettiamo subito: da queste parti abbiamo un debole per Elena Sofia Ricci. Non siamo soli però: artista in grado di passare con disinvoltura da ruoli drammatici a toni più leggeri, l'attrice è molto amata da un pubblico vario per età, sesso e gusti cinematografici. Nell'ultimo anno l'abbiamo vista al cinema con la commedia Il tuttofare di Valerio Attanasio e soprattutto in Loro 1 e 2 di Paolo Sorrentino, nel ruolo di Veronica Lario, interpretazione per cui ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'Argento, e a teatro, con lo spettacolo Vetri Rotti, diretta da Armando Pugliese. Qual è il segreto per riuscire a non aver paura di cambiare e provare sempre nuove cose?

Elena Sofia Ricci, in un abito blu come i suoi occhi luminosi, ha provato a spiegarlo a noi e ai ragazzi del Giffoni Film Festival, dove è arrivata per ritirare il premio Experience Award, sempre con quel sorriso disarmante che conserva nonostante il successo e i premi ottenuti nella sua lunga e florida carriera, in cui all'inizio c'è chi le ha fatto cambiare nome, convinto che con il suo non avrebbe mai sfondato, e chi invece decise di doppiarla: "Per me è questo fare l'attore: cambiare, mettersi in discussione continuamente e farlo con cuore, amore, passione, gettando il cuore oltre l'ostacolo, mettendo l'asticella sempre più in alto. Forse questo sport che pratico piace a tutti! Ci metto passione e onestà intellettuale".

La video intervista a Elena Sofia Ricci