Distretto di polizia 11: Aria nuova al X Tuscolano

La storyline più evidente è ancora la caccia aperta al criminale che impegna ogni singolo componente della squadra, chiamata a dimostrare lealtà e vicinanza al nuovo capo. Da qui si dipanano i mille fili delle vicende di un complesso gruppo di personaggi, alle prese con avventure di ogni tipo.

Distretto di polizia, atto undici. Basterebbe scrivere la ragguardevole cifra raggiunta dalle stagioni dell'action poliziesca di punta di Canale 5 per comprendere quanto sia ancora forte l'impatto della serie sul pubblico italiano e quanto sia radicata nel palinsesto della rete ammiraglia di Mediaset. Da domenica 9 ottobre, quindi, la fiction diretta da Alberto Ferrari torna in prima serata con 26 episodi nuovi di zecca. Se l'impianto resta sostanzialmente inalterato, sono gli attori e i relativi personaggi a cambiare, per fornire alla platea televisiva un numero sempre più nutrito di caratteri in cui identificarsi. Con l'addio del personaggio interpretato da Simone Corrente, il vicequestore aggiunto Luca Benvenuto, in procinto di trasferirsi a Torino, le redini del X Tuscolano vengono prese da Leonardo Brandi, il bravissimo Andrea Renzi, uomo integerrimo dal passato burrascoso e dalla disastrosa vita familiare. Dopo quattro anni di lavoro all'estero come infiltrato, Brandi torna a Roma per rimettere insieme i cocci della sua esistenza. L'ultima missione di lavoro a Duisburg, durante la quale ha perso la vita un giovane innocente, lo ha definitivamente indotto a mollare una professione che aveva messo in crisi il suo matrimonio e soprattutto il rapporto con il figlio.

Oltre al suo nuovo impiego, quindi, avremo modo di seguire il percorso 'umano' che riavvicinerà il poliziotto alla ex consorte (Chiara Conti) e al figlio e ci sarà spazio anche per una nuova relazione sentimentale che lo legherà ad una donna misteriosa, la fascinosa Valentina Cervi, figura femminile conturbante e pericolosa viste le sue frequentazioni non proprio rispettabili. Valentina, questo il suo nome, gravita attorno ad un centro sportivo che copre traffici illegali. L'Appia Sport Village è un luogo apparentemente rispettabile a cui approda il cattivo di turno, Antonio Corallo, un cane sciolto senza legami con la criminalità organizzata che cerca la sua personale vendetta nei confronti di Brandi, responsabile della morte del figlio Cesare. Sempre forte quindi la linea di demarcazione tra buoni e malvagi, così come forte è il desiderio di rivalsa e di riscatto che anima i personaggi e li fa muovere lungo uno schema narrativo consolidato più che mai. La storyline più evidente dunque è ancora la caccia aperta al criminale che impegna ogni singolo componente della squadra, chiamata a dimostrare lealtà e vicinanza al nuovo capo. Da qui si dipanano i mille fili delle vicende di un complesso gruppo di personaggi, alle prese con avventure di ogni tipo. Non mancano di certo i piccoli casi di cronaca quotidiani, quelli che si riescono a risolvere con un sorriso bonario e quelli che invece necessitano di abnegazione e preparazione.

Quelli di Andrea Renzi e del suo 'omologo' cattivo, Tommaso Ragno, non sono gli unici voltI nuovi della fiction targata Taodue. Ci sono due intepreti amati dall'audience televisiva come Maria Amelia Monti, la sovraintendente Anita Cherubini, una psicologa dal fiuto infallibile, e Paolo Calabresi, il leggendario Biascica di Boris, che veste i panni dell'agente Otello Gagliardi; mentre nel novero di nuove interpreti femminili, oltre alla già citata Valentina Cervi, dobbiamo annoverare l'ex Miss Italia Miriam Leone, ormai lanciatissima nella sua carriera sul piccolo schermo. Confermati invece dalla scorsa stagione i personaggi di Dino Abbrescia e Lucilla Agosti, due agenti agli antipodi che diventeranno sempre più amici e forse qualcosa di più, e quello di Gianluca Bazzoli, il candido agente Brenta. Ultimo e unico baluardo della vecchia guardia, l'inossidabile Marco Marzocca. E' sua la battuta più commovente del primo episodio quando, rivolgendosi all'amico ed ex capo Luca Benvenuto, gli spiega che nulla sarà più lo stesso al commissariato dopo la sua partenza. "E' finita un'epoca", gli dice asciugandosi le lacrime. Quella di Distretto di Polizia continuerà ancora.