'D.O.C.': Lost, stagione 3, episodio 18

'D.O.C.' si concentra in modo particolare su Sun ed offre importanti spunti di riflessione, sorprendendoci ancora una volta.

Ci siamo lasciati, settimana scorsa, con una serie d'interrogativi scatenati da Catch 22 e ci ritroviamo, anche in questo appuntamento, con l'aggiunta di altre interessanti domande, ma soprattutto di rivelazioni. D.O.C. si concentra in modo particolare su Sun, mostrandoci alcuni momenti salienti della sua vita prima dell'arrivo sull'isola, ma non solo, l'episodio offre importanti spunti di riflessione, sorprendendoci ancora una volta.

L'ideale per un'analisi della puntata potrebbe essere lo studio dei personaggi che vengono in essa trattati, cominciando da Jack. La prima sequenza, infatti, si apre con un dialogo tra il dottore e Sun; egli chiede alla ragazza informazioni sulla gravidanza, sul suo stato di salute, fino a destare un certo sospetto a causa dell'insistenza delle domande. Come Sun, anche noi spettatori siamo piuttosto diffidenti nei confronti di Jack, in fin dei conti egli è stato solo con gli Altri per una settimana, ha stretto rapporti e patti con essi, ed ora è molto vicino a Juliet. Inoltre si nota un certo cambiamento in lui: appare molto più serio, poco attento agli altri, solitario ed ha abbandonato il ruolo da leader che lo ha sempre contraddistinto. C'è chi ha fatto notare il mutamento dell'abbigliamento: da quando egli è tornato al campo indossa una maglietta rossa mai vista prima, potrebbe essere un espediente simbolico per manifestare la sua trasformazione. A questo punto ci si domanda se sia stato così influenzato dagli Altri da diventare uno di loro, oppure se faccia parte delle tante pedine controllate da Ben.
E' interessante evidenziare, tra le altre cose, la duplicità del titolo dell'episodio: D.O.C. equivale sì a date of conception, ma rievoca anche l'abbreviazione di doctor ed è il nomignolo con cui Sawyer ha sempre chiamato Jack.

L'attenzione è, come abbiamo detto, concentrata su Sun. Sappiamo già da svariato tempo che è incinta, ma gli scorsi flashbak ci hanno confuso a proposito della paternità del bambino. Osservando le immagini che raccontano il suo passato, scopriamo che Sun, dopo il ricatto da parte di una donna sconosciuta, cerca di far luce sui fatti della famiglia di Jin e scopre che egli è figlio di una prostituta e di un pescatore. Per evitare che la notizia si sparga coprendo di vergogna il marito, decide di pagare la donna, comprando così il suo silenzio. Facendo ciò, però, "s'indebita" con il potente padre, che le ha prestato la grossa somma di denaro, il quale chiede che in cambio Jin lavori sotto il suo controllo. Ricordando che il potente genitore svolge attività poco raccomandabili, alla stregua di un vero e proprio gangster, capiamo ora che è Sun la causa dei rapporti malavitosi tra il marito e Mr. Paik. Da ciò si può trarre uno spunto di riflessione interessante: sull'isola abbiamo sempre considerato la ragazza tra le persone più docili e i suoi comportamenti sono sempre stati nobili e giusti; attraverso, invece, i flashback, ci sono stati mostrati comportamenti tutt'altro che puri. Questa constatazione, però, è rilevabile in ciascuno dei superstiti: essi sono i "nostri eroi", è inevitabile credere in loro e considerarli come i buoni ma in realtà sappiamo quanto le loro vite precedenti fossero poco lodevoli e disoneste.

Venendo invece al tempo presente, vediamo una Sun molto decisa e dura nei confronti di Juliet. Ciò che, però, sbalordisce, è la facilità con cui le confida i suoi dubbi sulla paternità del figlio che porta in grembo, fidandosi con troppa poca diffidenza. Affidandosi a lei, si fa condurre nella stazione The Staff per sottoporsi ad un'ecografia e stabilire la data di concepimento.
A questo proposito è interessante spendere qualche parola su Juliet. Il suo personaggio scatena confusione e disorientamento; inizialmente ci siamo fidati di lei, abbiamo avuto poi la prova della sua falsità ed ora fatichiamo nel credere che ciò che fa non sia volto ad un qualche secondo fine. Conoscendo però il suo passato di dottoressa e ricercatrice, la vediamo ora interessata alla salute di Sun e, soprattutto, cortese e comprensiva. C'illudiamo anche questa volta, crediamo nella complicità femminile, aiutata dalla professionalità mista alla voglia di far luce sul grande mistero dell'impossibilità di portare a termine una gravidanza sull'isola. Attraverso l'ecografia veniamo a conoscenza del fatto che il bambino di Sun è in salute e, cosa ancora più importante, Jin è il padre, in quanto il concepimento è avvenuto sull'isola (attraverso la D.O.C. e il calcolo di Juliet scopriamo che l'incidente aereo è avvenuto novanta giorni prima e la fecondazione circa cinquantatre).
Nel finale ci viene sferrato il colpo di grazia: Juliet registra su un nastro alcune informazioni indirizzate a Ben, spiegandogli lo stato fisico della ragazza e accennando ad un possibile controllo medico da eseguire su Kate. Detto ciò la donna blocca il tasto di registrazione e afferma un inaspettato "ti odio". Ecco quindi che i dubbi aumentano a dismisura: abbiamo l'ennesima conferma del doppio gioco, anche se questa volta notiamo una certa resistenza, come se effettivamente ci sia un senso di colpa. La cosa più importante, però, è l'allusione a Kate... Significa che potrebbe essere incinta anche lei? Questa notizia sarebbe senz'altro sconvolgente.

Spostandoci invece sull'altra importante vicenda protagonista dell'episodio, ricompare il personaggio di Mikhail, colui che era apparentemente morto a causa del campo di forza prodotto dalla recinzione elettrica. Egli, infatti, s'imbatte nel gruppo di compagni intenti a soccorrere la ragazza "piovuta dal cielo" che si trova a terra ferita. Grazie alla benda che egli porta sull'occhio, i ragazzi lo riconoscono (ricordando i racconti di Sayid e soci) e non lo accettano. Desmond si dissocia, confidando nella possibilità che ha lo sconosciuto di salvare la paracadutista. I due stringono un patto: se Mikhail darà loro il suo aiuto, Desmond lo lascerà andare. Così accade, ma scopriamo subito degli atteggiamenti poco onesti e lo vedremo allontanarsi con il telefono satellitare che la ragazza aveva con sé nello zaino; capiamo quindi che il suo interesse di base è quell'oggetto, certamente utile per comunicare con il mondo. Secondo alcuni, la possibilità che Mikhail fosse veramente morto non è da escludere, infatti, tra le varie interpretazioni che si cercano di dare a proposito di Lost, si fa strada l'idea che ci siano dei salti spazio temporali e, in un certo senso, delle rinascite: Desmond, dopo l'implosione della botola, si risveglia nudo e vive in una sorta di seconda vita, dove gli avvenimenti che accadono sono già stati visti. E' probabile perciò che anche Mikhail sia stato parte di un processo simile, come si ipotizza che anche Ethan non sia realmente scomparso.
Desmond, nell'episodio, dà ancora una volta conferma della sua fermezza e dell'onestà che lo contraddistingue. Spinto dalla disperata curiosità di comprendere come la paracadutista sia giunta fin lì e soprattutto come faccia ad avere informazioni sul suo conto, arriva a stringere un patto con il nemico. Charlie si oppone a ciò, non si vuole fidare di Mikhail in quanto fa parte degli Altri e ricorda al compagno gli sporchi gesti commessi da essi; Desmond risponde con parole molto sagge rivelando un concetto assolutamente vero: dice che sono proprio coloro che si ritengono buoni ad aver ucciso molte più persone rispetto agli Altri; con questa affermazione, tra l'altro, egli si dissocia dal gruppo, parlando di "voi" e non "noi".

Infine vale spendere qualche parola a proposito della ragazza paracadutista che, secondo spoilerate, si chiama Naomi. Non si hanno molte informazioni sul suo conto, se non che parla diverse lingue e quando si esprime in portoghese non dice grazie, come traduce Mikhail, ma "I'm not alone" cioè "non sono sola". La notizia più sconvolgente è quella che chiude la puntata: la ragazza, dopo aver saputo da Hurley che essi fanno parte dei superstiti del volo 815, incredula dichiara che i rottami dell'aereo sono stati ritrovati e che non ci sono stati sopravvissuti. Naomi potrebbe non essere sincera, certo, ma le ipotesi di sospensioni temporali e di realtà parallele, a questo punto, diventano sempre più credibili. E' però ancora troppo presto per trarre conclusioni.