Blanca 2, Pierpaolo Spollon: "Gli spettatori cercano il crime ma è difficile sorprenderli"

La nostra intervista a Jan Maria Michelini, regista di Blanca 2, che insieme a Pierpaolo Spollon e Giuseppe Zeno ci hanno parlato della nuova serialità italiana.

Blanca 2, Pierpaolo Spollon: 'Gli spettatori cercano il crime ma è difficile sorprenderli'

Il ritorno di Blanca in prima serata su Rai 1 riconferma la serie come un successo di pubblico (qui la nostra recensione): la seconda stagione sta avendo ottimi ascolti e il merito è tutto del carisma del personaggio e della struttura di una fiction che ha saputo fondere tradizione e contemporaneità in maniera eccellente, tenendo incollati gli spettatori con casi sempre nuovi ed intriganti oltre che con una spiccata vena comedy che non guasta e che permette di sicuro una più facile fruizione degli episodi. In onda ogni giovedì, vede la famosa consulente cieca della polizia stavolta alle prese con un folle attentatore che minaccia la vita stessa dei poliziotti del commissariato di San Teodoro oltre che con un altro pezzo del suo passato che si farà di nuovo vivo portando scompiglio e incertezza nella sua vita.

Fds 4572Ph Virginiabettoja Giannetta
Blanca 2: una scena

Elemento che si riconferma amatissimo è anche quello del triangolo amoroso che coinvolge la protagonista, l'integerrimo ispettore Michele Liguori e Sebastiano Russo, responsabile del rapimento di Blanca nella stagione precedente ma che ora sembra aver costruito con lei un rapporto mosso da un sincero affetto. Abbiamo parlato delle novità della stagione e delle dinamiche tra i personaggi con il regista Jan Maria Michelini e gli interpreti Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon, con i quali abbiamo cercato anche di fare un punto sulla situazione seriale italiana.

La forza di Blanca

Blanca Ph Virginiabettoja  Ev 4180
Blanca 2: una foto della nuova stagione

In Blanca 2 ci è sembrato di cogliere qualche citazione, specialmente una ha attirato particolarmente la nostra attenzione. Lo abbiamo chiesto a Jan Maria Michelini, che ha sottolineato anche come questa serie e la sua protagonista siano dei mezzi espressivi fantastici: "Blanca è un territorio vergine dove tutto è possibile. Nello spazio dell'immaginazione di Blanca, che si lega un po' alle sue percezioni, ai suoi sensi aumentati attraverso i quali risolve i casi, c'è la stanza nera che è il posto della sua psiche, di alcune sue piccole vendette, del suo cinismo, un luogo incontaminato dove tutto è possibile e che ti permette di creare delle visioni originali e anche di fare delle citazioni: abbiamo infatti citato Stranger Things."

Blanca 2, Maria Chiara Giannetta: "Mi piacerebbe lavorare nelle serie Imma Tataranni e The Bear"

Una nuova serialità?

A Dscf5796 Spollon
Blanca: Pierpaolo Spollon in una scena

Con i due interpreti della serie abbiamo invece cercato di capire a che punto sia la serialità italiana che, grazie anche a serie come Blanca, sembra muoversi sempre di più verso una direzione più internazionale. Pierpaolo Spollon ha analizzato la questione anche dal punto di vista del genere: " Ci siamo un po' disancorati. Ormai questi contenitori fruibili a tutti danno la possibilità di vedere una serie che non deve essere solo locale ma deve saper parlare al mondo. Per quanto mi riguarda credo che la strada vincente sia quella di raccontare delle piccole realtà che ci differenziano dagli altri ma che hanno una metodologia di narrazione fruibile per tutti. Poi c'è inevitabilmente il paradosso della soglia. Ora le persone cercano il crime ma ne hanno visti così tanti che è difficile sorprenderli. Ci troviamo davanti ad un pubblico esperto e arguto e quindi complesso da soddisfare."

Dscf3880
Blanca: una foto di scena

Giuseppe Zeno si è invece soffermato sulla sfida che tutto questo comporta: "Tu puoi raccontare qualsiasi storia, che sia locale o meno, ma è bello che sappia parlare di sentimenti universali, così come ci ha insegnato il nostro cinema. La proposta è diventata più vasta, il pubblico ti chiede sempre di più e questo ti invoglia ad alzare l'asticella, a bramare e scoprire nuove possibilità di racconto, di messa in scena e di affrontare il lavoro anche in termini di cifra attoriale."