Arrow, stagione 4: tragedie imminenti, il ruolo del cliffhanger e le necessità di un universo più vasto

Qualche considerazione sulle recenti evoluzioni narrative relative alla stagione 4 della serie dedicata all'arciere della DC Comics.

Eterna tensione

Attenzione, seguono spoiler sugli episodi da 4x10 a 4x15 di Arrow

Nel nostro commento alla premiere della quarta stagione di Arrow ci siamo soffermati su una sequenza in particolare, un flashforward che suggeriva un lutto nel futuro prossimo (sei mesi dal debutto dell'episodio) per Oliver Queen e i suoi amici. Questo salto temporale ha fornito un inevitabile elemento dark per quella che era stata descritta dagli sceneggiatori come una stagione più leggera, nonché un'ottima scusa per manipolare le aspettative del pubblico: il finale midseason si è concluso con un cliffhanger, dove era in pericolo la vita di Felicity, facendo presagire il peggio (anche per via della presenza di Barry Allen, amico della hacker, nel flashforward di cui sopra). Ebbene, possiamo tirare un sospiro di sollievo: la fidanzata di Oliver è ancora viva, ma paralizzata (con tanto di ovvia allusione a Oracle, alleata di Batman), e un secondo flashforward ha confermato che non sarà lei a morire.

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Arrow: John Barrowman interpreta Malcolm Merlyn in My Name Is Oliver Queen
Arrow: John Barrowman interpreta Malcolm Merlyn in My Name Is Oliver Queen

Continua così un gioco efficace - i due flashforward sono molto più interessanti dei flashback, ormai privi di sostanza da una stagione e mezza - ma anche pericoloso, dato che, come molte serie da network, Arrow procede senza una storyline completamente predefinita, e l'identità del defunto non è ancora una certezza nemmeno per gli sceneggiatori. Bisognerà quindi aspettare ancora un paio di mesi, in teoria, per appurare la solidità del meccanismo narrativo di questa stagione alquanto ambiziosa, che oltre alla nuova trama orizzontale legata a Damien Dahrk sta anche continuando quella della terza annata, con la Lega degli Assassini e l'eredità di Ra's al Ghul, affrontata in un episodio il cui titolo, Sins of the Father, è un magnifico quadruplo senso (riferito a Ra's, Malcolm, Oliver e al padre di Felicity).

Cinema vs. TV

Arrow: Cynthia Addai-Robinson nell'episodio Unthinkable
Arrow: Cynthia Addai-Robinson nell'episodio Unthinkable

E mentre aspettiamo di sapere chi c'è nella tomba visitata da Oliver e Barry, c'è stata un'altra morte nella serie, decisamente meno scioccante e dovuta a ragioni "aziendali": parliamo dell'uscita di scena - definitiva? - di Amanda Waller, che si unisce a Deadshot , ucciso lo scorso anno, e Harley Quinn, mai più vista o menzionata dopo un cameo nella seconda stagione, nel gruppo di personaggi eliminati dal mondo di Arrow per via della loro presenza nell'universo cinematografico della DC (per l'esattezza in Suicide Squad). È una pratica nota della Warner Bros., sin dai tempi di Smallville (in caso non sapeste come mai Batman, Wonder Woman e Lanterna Verde non sono apparsi al fianco del giovane Clark Kent, quella è la risposta), che fa abbastanza discutere almeno per quanto concerne i fan: se infatti la Marvel è giustificata nel non far apparire certi personaggi in televisione per via svariate logiche narrative e contrattuali legate all'universo espanso, tale decisione in casa DC non ha senso poiché la separazione - voluta - fra grande e piccolo schermo dovrebbe, in teoria, dare agli autori maggiore libertà anziché limitarne le scelte. Nel caso di Waller, questo è un problema minore, dato che il personaggio visto in Arrow era poco interessante, ma l'ipotesi di non rivedere qualcuno come Slade Wilson - attualmente "bloccato" per un altro progetto, presumibilmente Suicide Squad - è abbastanza irritante. Anche perché Oliver per ora è salvo, ma sappiamo già che Barry farà a breve il suo debutto sul grande schermo, e il rischio di stravolgere completamente la serie TV, per quanto minimo per ragioni che elenchiamo altrove, c'è.

Constantine: il protagonista Matt Ryan nella puntata Angels and Ministers of Grace
Constantine: il protagonista Matt Ryan nella puntata Angels and Ministers of Grace

E restando in zona aziendale, ricorderete forse che commentando l'ospitata di John Constantine avevamo sottolineato che, per ragioni contrattuali, non erano previste, nel futuro immediato, altre apparizioni del mago di Liverpool. Ebbene, sembra che la situazione non sia cambiata, ma è esilarante il modo in cui Arrow giustifica l'assenza di Constantine: "John è all'Inferno. Letteralmente." (avrà preso il posto di Lucifer, impegnato ad aiutare la polizia di Los Angeles?). Per fortuna la componente magica è rappresentata da Vixen, protagonista di una guest appearance spumeggiante dopo essere stata protagonista di una miniserie animata lo scorso anno (a cui viene fatta allusione con un gioco di parole a dir poco molesto).
Se solo ci fosse lei al posto di Hawkgirl in Legends of Tomorrow...

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Movieplayer.it

3.5/5