Recensione Mia moglie per finta (2011)

Niente di nuovo sul fronte della commedia sentimentale made in USA, ma sono diversi i momenti esilaranti che strappano sorrisi e anche qualche grassa memorabile risata.

Moglie finta, amore vero

Danny Maccabee (Adam Sandler) è diventato chiururgo estetico per vocazione ma anche per via del suo gigantesco nasone che ora è solo un brutto ricordo. Dopo una grande delusione d'amore giovanile che lo portò a un passo dal matrimonio con una donna che di lui amava solo i soldi, Danny ha deciso che quella di portare al dito una finta fede nuziale è una tattica di conquista da cui non si separerà mai. Ultraquarantenne donnaiolo e chirurgo estetico di successo, Danny ha soldi a palate e nella manica un asso che lo mette al sicuro da relazioni troppo impegnative. Da anni infatti si finge infelicemente sposato con una donna che non lo apprezza per le sue innumerevoli qualità con il risultato di far leva sullo "spirito da crocerossina" insito in ogni giovane donna.
Tutto cambia quando ad una festa vip di "rifattoni" Danny si imbatte nella bellissima Palmer (Brooklyn Decker), giovane insegnante in un corpo da modella di cui si innamora a prima vista. La finta fede nuziale nascosta nei pantaloni metterà però Danny nei guai perchè la ragazza non vorrà saperne di avere una relazione con un uomo sposato. Per uscirne ci sarà bisogno di una finta ex-moglie da cui far finta di divorziare che riesca a convincere la ragazza che Danny è un bravo ragazzo, soprattutto sincero. Unico modo per uscirne sarà coinvolgere nel "gioco" l'unica donna che lo conosce davvero bene, la sua inseparabile, fidata e saggia confidente Katherine (Jennifer Aniston), mamma single di due piccole pesti e sua assistente sin dagli inizi di carriera...


Niente di nuovo sul fronte della commedia sentimentale made in USA, ma sono diversi i momenti esilaranti che strappano sorrisi e anche qualche grassa memorabile risata. Soliti cliché sentimentali farciti da una retorica di fondo piuttosto spicciola che riguarda l'essere sempre se stessi, unico modo per riuscire ad amare e a farsi amare, Mia moglie per finta è il nuovo film che vede protagonista Adam Sandler e dietro la macchina da presa Dennis Dugan. Un sodalizio quello tra Dugan e Sandler, sia produttivo che artistico, rinnovato dunque da una commedia eccentrica, che stavolta punta tutto sulla comicità cinica e scorretta di Sandler e su un argomento molto gettonato tra le star di Hollywood e cioè la "finzione". In una storia tutta puntata su bugie, ritocchi chirurgici e mistificazioni non poteva mancare Nicole Kidman, una delle star più chiacchierate e pagate di Hollywood che per esorcizzare un momento di crisi professionale ed un "pentimento estetico" che l'ha portata negli anni a snaturare completamente il suo volto, accetta un ruolo di contorno (il suo nome non compare nemmeno sulla locandina) che la dice lunga sulla sua situazione attuale. Una prova, la sua, autoironica e per certi versi agghiacciante e surreale che in qualche momento la fa brillare di luce propria ma che finisce per intristire di molto tutti quelli che l'hanno amata in passato per le sue indimenticabili performance drammatiche da primadonna.

Una partenza piuttosto faticosa e ai limiti del demenziale dovuta a qualche personaggio macchiettistico di troppo si alterna ad una seconda parte che si fa inaspettatamente vivace quando entrano in scena i due ragazzini, i "figli di scena" della Aniston, due simpatiche canaglie con una faccia da schiaffi che non dimenticherete facilmente. Diversi i momenti demenziali in cui ci si disintegra dalle risate, un pochino troppi quelli in cui si vorrebbe sprofondare sotto la poltrona.
In grande spolvero i due protagonisti principali, forse la Aniston più di Sandler, ma un applauso va ai due baby attori che rivitalizzano una storia che a lungo andare (il film sfiora le due ore) sarebbe affondata nell'ennesima piscina dell'ennesimo noioso villaggio turistico da sogno, che negli ultimi anni è lo scenario più gettonato dagli sceneggiatori di commedie sentimentali.
Per rimanere in tema, il film potrebbe essere paragonato ad una mega insalatona dagli accostamenti bizzarri e dal sapore esotico, ricca di tante (troppe) cose ma dal retrogusto poco convincente.

Movieplayer.it

3.0/5