The Event: L'evento dell'Evento è... l'evento.

Abbiamo visto in anteprima l'episodio pilota di The Event, nuova serie di NBC che viene proposta in Italia in contemporanea con la trasmissione originale grazie a JOI.

Quanto può montare l'interesse per una serie che promette adrenalina a mille e seduce con intrighi di Stato, cospirazioni internazionali e il fascino destabilizzante dell'ignoto? Un bel po', diciamo noi, soprattutto quando The Event, nuovissimo telefilm di NBC acquisito in Italia da Mediaset Premium, ci ha bombardati di teaser e anticipazioni ben studiate, alimentando l'attesa nei confronti della segretissima trama dello show. Quando è la suspence a farla da padrona, basta anche la più piccola fuga di notizie per sgonfiare l'interesse del pubblico, e con Internet possiamo affermare con certezza che è questione di secondi prima che uno spoiler venga spiattellato in rete. Per ovviare al problema, che con la serialità basata su enigmi e segreti è quasi capitale, l'unica soluzione possibile è liberare l'informazione in contemporanea mondiale, e questo vale anche per le produzione cinematografiche di genere analogo. Tanto che, sia in campo cinematografico che televisivo, sono tramontati i tempi in cui date di uscita di grandi produzioni basate su plot top secret venivano scaglionate e spalmate su lunghi periodi: oggi accade sempre più di frequente che film e telefilm escano in più nazioni contemporaneamente.

Naturalmente, nei Paesi come l'Italia penalizzati dai tempi del doppiaggio, i ritardi generati dal processo di traduzione, adattamento e dubbing sono il maggiore ostacolo ai ritmi repentini richiesti dalla globalizzazione mediatica. La prima, nel settore della serialità, a cercare di ovviare al problema della differita, è stata ABC/Disney, i cui responsabili del mercato internazionale, per ovviare alla fuga di spoiler - vera e propria piaga della punta di diamante dell'emittente, la seguitissima Lost - hanno pensato bene di concedere ai canali stranieri una trasmissione in tempi ristrettissimi. Per l'Italia si sono risolti con uno scarto di 24 ore di ritardo sull'originale (giusto il tempo per infilarci i sottotitoli, mentre l'episodio doppiato vedeva la luce una settimana dopo, a uso e consumo di chi proprio non vuole imparare l'inglese, né sforzarsi di leggere i sottotitoli). Fox International Channels, pioniera della distribuzione internazionale contemporanea dei telefilm in lingua inglese (all'inizio dei propri show, come The Listener e Mental, poi anche di altre produzioni, come il già citato Lost e FlashForward, e da novembre con The Walking Dead di AMC) ha testato la messa in onda a distanza ravvicinata proprio con la serie creata da J.J. Abrams, in Italia trasmessa 24 ore dopo la trasmissione americana su Fox HD, e ora tocca a Mediaset Premium adottare questo tipo di programmazione, preferibilmente ovviando a certi svantaggi insiti in questo tipo di servizio. Infatti, il problema per un Paese in cui si doppia tutto è fornire una traduzione e un adattamento decenti in tempi molto brevi.
Le recenti esperienze di Lost e FlashForward, che, come nel caso di The Event, affidavano i sottotitoli e il doppiaggio a due agenzie differenti, hanno messo in luce un difetto abbastanza evidente: chi vede l'episodio in originale sottotitolato si ritrova una traduzione spesso non aderente ai dialoghi recitati, chi vede la puntata doppiata e confronta i sottotitoli italiani con il parlato italiano non può fare a meno di accorgersi dell'enorme scarto tra traduzione e adattamento (e rilevare nello svilimento certe bestialità di entrambi).

The Event, serie NBC in partenza negli USA dal 20 settembre e dal 21 in Italia (su JOI), andrà in onda ogni martedì con due episodi, uno - quello appena trasmesso in America - in originale con i sottotitoli, l'altro - lo stesso trasmesso la settimana precedente con l'audio inglese - doppiato in italiano, come ha spiegato Gianpaolo Parenti, channel manager di Joi. La nuova serie ha tutte le carte in regola per sottoporsi al trattamento: è una serie costellata di misteri da risolvere, misteri che senz'altro lo spettatore preferisce scoprire da solo senza farsi rovinare la sorpresa dagli amici di Facebook che pubblicano commenti dettagliati in tempo reale.
Sedotti dalla curiosità, abbiamo partecipato all'anteprima dell'episodio pilota, naturalmente dalla trama top secret, offerta da JOI. La linea editoriale del canale a pagamento del digitale terrestre predilige sin dall'inizio l'anticipazione delle serie più attese, come la quarta stagione di Dr House: Medical Division e la prima di The Mentalist, che hanno aperto le due stagioni televisive precedenti, mentre quest'anno tocca a The Event l'attestato di serie ammiraglia del canale. Alla proiezione è stata presentata una versione del pilota quasi definitiva, dopo che una versione piuttosto diversa era già stata mostrata ai distributori, e in televisione ne passerà una lievemente differente.

Lo stesso Parenti ci informa che i flashback di cui è costituito il pilota sottoposto a Mediaset erano più fitti e complicati, mentre il montaggio che vedrà la luce martedì 21 su JOI si discosterà molto poco da quella presentato alla stampa.
Nel frattempo noi ci siamo fatti un'idea della puntata pilota, che promette di prendere le distanze dai lunghissimi tempi di risoluzione degli misteri propinati da Lost: i produttori dello show non intendono lasciare a languire lo spettatore per anni in attesa di risposte, e la serie stessa è strutturata per enigmi che saranno risolti in tempi brevi prima di dare vita a nuovi quesiti. Parenti sottolinea che "The Event non è Lost, fornirà spiegazioni esaustive ai punti di domanda" e che sono già state scritte tre stagioni: ognuna sarà "per certi versi auto-conclusiva, e tutti i nodi verranno al pettine nella seconda stagione prima della creazione di nuovi". E chiosa: "in The Event si gioca sull'enigma, più che sul mistero: risolto uno, si passa al successivo, come nei videogames".

L'impressione generata dalla visione di The Event è influenzata da quattro fattori: la scelta del cast, la qualità del plot, il ritmo e l'evocazione di altre serie. In relazione al cast, non possiamo non apprezzare la presenza di veterani della televisione altamente competenti con Zeljko Ivanek di Damages (è l'omertoso Sterling) e Laura Innes di E.R. - Medici in prima linea (è la misteriosa Sophia), nonché di Blair Underwood nei panni del Presidente degli Stati Uniti di origini cubane (!) e dallo spirito battagliero Martinez.

In The Event ritroviamo anche lo scontroso Luke di Gilmore Girls (ops, volevamo dire di Una mamma per amica), Scott Patterson, in versione padre di famiglia preoccupato, mentre Gonzalo Menendez (era Clavo Cruz, figlio criminale di papà ripudiato che dava filo da torcere a Horatio in CSI Miami) è un poliziotto in una scomoda situazione. A convincere meno sono gli attori più giovani del cast, a partire dal protagonista Jason Ritter - il figlio di John Ritter ha il ruolo principale di Sean ma non brilla per carisma - e dalla bionda Sarah Roemer - la fidanzata di Sean, Leila. Vedremo se ci smentiranno nel corso della serie, per ora ci limitiamo ad ammettere che The Event è una serie plot driver e non character driver, per cui l'eccellenza del cast è leggermente più trascurabile. Lo show è costruito su una serie di flashback che ricostruiscono la storia incastonando i vari tasselli di una trama che si preannuncia complessa e densa di intrighi, con un incipit che cerca di presentare tutti i giocatori in ballo fin dall'inizio.

Come inizia? Un ragazzo che dopo anni di fidanzamento decide di proporre il matrimonio alla figlia di un pilota di linea, non trova più la partner, scomparsa senza lasciare traccia, mentre un presidente dei USA combattivo scopre omertà e segreti tra i suoi collaboratori più stretti, ma ne nasconde altrettanti. I destini di tutti i personaggi sono intrecciati secondo schemi più o meno complessi; altrettanto criptica si preannuncia la cospirazione che si profila all'orizzonte e che si prospetta foriera di accadimenti impensabili. Davvero impensabili, tanto che il finale di questo prima puntata coglie completamente alla sprovvista. Purtroppo, l'episodio pilota di The Event, concepito per far salire l'adrenalina, non brilla per ritmo, e nonostante i fatti a cui assistiamo lo esigano, la regia non riesce a conferire all'insieme la tensione auspicata. Altro problema, come tutte le serie costruite a suon di indagini di marketing, la prima puntata è talmente derivativa che sembra di fare zapping e incorrere via via in 24, Dexter, Lost, FlashForward, X-Files e Baywatch (e altro ancora, ma suggerirvelo rovinerebbe la sorpresa). È tuttavia un po' presto per sentenziare sulla serie, e JOI presenta ai telespettatori internettari una novità: su <https://theevent.mediasetpremium.mediaset.it/> sarà disponibile il link per seguire il video commento di Diego Cajelli, il quale fornirà le sue impressioni a caldo dopo la messa in onda di ogni puntata. Anche gli spettatori potranno dire la loro nel forum dedicato, e scambiarsi giudizi su The Event, serie su cui grava il peso di abituare il pubblico italiano alle programmazione in contemporanea mondiale dei telefilm in originale sottotitolato. Una bella responsabilità!