Il Blu-ray de Le sette meraviglie del mondo antico

Un avvincente viaggio alla scoperta dei misteri delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico, reso ancora più avvincente da un blu-ray riuscito dal punto di vista tecnico.

Non è sicuramente facile produrre un documentario nel quale l'oggetto è tanto maestoso quanto sfuggente come le cosiddette sette meraviglie del mondo: maestoso perché l'elenco è quello dei più grandi e spettacolari capolavori realizzati dall'uomo, stilato circa duemila anni fa. Ma sfuggente perché tutte queste meraviglie, eccetto una, sono andate nel frattempo perse. Le sette meraviglie del mondo antico, il bel documentario targato History Channel e distribuito da Cinehollywood in DVD e blu-ray (oggetto di questa recensione), assume quindi la caratteristica di un avvincente viaggio investigativo per cercare di svelare il reale aspetto delle meraviglie, tentando di ricostruirne la storia millenaria e di districarsi tra mito e realtà. Con l'aiuto di tre studiosi di arte e storia antica e grazie a dettagliate ricostruzioni in computer grafica, si cercano di capire le incredibili tecniche e gli straordinari sforzi compiuti per mettere in piedi questi capolavori, con indagini fatte nei luoghi dove sorgevano, in modo da svelare i misteri delle opere. Si parla dunque della grande piramide di Giza in Egitto (l'unica meraviglia ancora esistente), dell'imponente Faro ad Alessandria, della statua d'oro e d'avorio di Zeus ad Olimpia, dei leggendari giardini pensili di Babilonia, del tempio di Artemide ad Efeso, della tomba di Mausolo ad Alicarnasso e poi del mitico Colosso all'ingresso del porto di Rodi.

Il blu-ray dal punto di vista tecnico è decisamente riuscito e l'oggetto del documentario non può che beneficiare dell'alta definizione. In particolari le ricostruzioni grafiche spiccano per incisività e dettaglio, ma anche le riprese nei luoghi originari e le interviste brillano per compattezza e un croma particolarmente rigoglioso. Il quadro diventa comprensibilmente più rumoroso e problematico solo in qualche rara occasione, soprattutto nelle scene girate in condizioni particolari, nelle quali cala la percezione del dettaglio.

Ottimo l'audio, con una traccia italiana che si avvale addirittura di un Dolby True Hd 5.1. Pur essendo basato essenzialmente sul commento e sulle interviste, il documentario offre anche qualche piacevole effetto sonoro, soprattutto nelle fasi delle ricostruzioni grafiche. In queste occasioni, oltre a un asse frontale frizzante, va apprezzato anche il puntuale intervento dei diffusori posteriori.
A corredo dell'edizione c'è un interessante fascicoletto di 16 pagine a cura di Ezio Savino denominato Le città delle meraviglie, su cui viene puntata l'attenzione soprattutto su Rodi (che ospitava il Colosso) e Alessandria (sede del Faro). Un capitolo è dedicato anche alla Roma dei Cesari, città paradossalmente senza meraviglie che però, secondo i suoi poeti ed estimatori, era lei stessa un'integrale meraviglia.