Gossip Girl - Stagione 3, episodio 7: How To Succeed in Bassness

La serie, sull'orlo del precipizio degli ascolti la scorsa settimana, si risolleva leggermente con quest'episodio grazie anche a Serena che torna a brillare su tutto e tutti, e, da leader quale è, prova a risollevare il destino della serie e a guidarla verso il successo.

Come l'ago di una bilancia si sposta al minimo movimento, così gli ascolti di Gossip Girl ormai variano di settimana in settimana, aumentando quel poco che basta per tranquillizzare i fan, mantenendosi sul filo del rasoio in attesa che qualcosa faccia virare l'ago e lo indirizzi verso la punta massima. La settimana scorsa avevamo toccato il risultato più basso con Enough About Eve (1,93 milioni), e il nuovo episodio sembra aver almeno per ora risollevato leggermente la serie: How To Succeed in Bassness, infatti, ha totalizzato 2,21 milioni di ascolti, risultato comunque deludente ma quantomeno confortante. Il fatto più allarmante, però, resta la qualità di ciò che è andato in onda: l'episodio non convince molto, e a essere sinceri sotto certi punti di vista, finisce anche con l'annoiare lo spettatore. Alla regia troviamo Joe Lazarov, e alla sceneggiatura Sara Goodman, due "novellini" del mestiere, entrambi alla seconda esperienza in Gossip Girl.
Questa terza stagione, che conta in media un milione di spettatori in meno rispetto allo scorso anno, fatica a decollare, non conquista pienamente i fan e sembra la fotocopia sbiadita delle due stagioni precedenti. Alcuni personaggi, e in questo episodio ne abbiamo la conferma definitiva, appaiono imprigionati nel proprio ruolo e privi di una possibilità di crescita, mentre altri sembrano messi sullo schermo giusto per fare da cornice, come nel caso di Nate, ormai quasi "trasparente" e inutile ai fini della storia. E mentre il rampollo degli Archibald viene estromesso di volta in volta dalla storia principale, altri protagonisti su cui invece si potrebbero sviluppare storyline interessanti, continuano a ricoprire il medesimo ruolo da ormai tre stagioni.

Caso eclatante in questo settimo episodio, Jenny Humphrey, perennemente in conflitto con le sue due personalità parecchio differenti l'una dall'altra: una arrivista e dominatrice, e l'altra dolce e sensibile. Sin dal primo episodio di Gossip Girl, infatti, Little J ci venne presentata come una ragazzina ribelle, creativa e in cerca di popolarità. La sua voglia di apparire e conquistarsi la fiducia di Blair e i relativi quindici minuti di celebrità, la trasformarono lentamente, episodio dopo episodio, in una biondina insolente e impudente, disposta a tutto pur di raggiungere gli obiettivi prefissatisi, anche a costo di deludere il padre Rufus e il buon fratello Dan. Già dall'inizio, infatti, Jenny dimostrò di sentirsi inadeguata all'atmosfera "proletaria", a detta sua, di Brooklyn e intenzionata a scalare faticosamente l'ambiente elitario e patinato dell'Upper East Side. La sua fame di potere e il perenne conflitto con QueenB, la portarono, con l'evolvere della trama, ad assumere comportamenti spesso discutibili e a prendere scelte imprudenti e affrettate, come fuggire di casa, ritirarsi dalla scuola e iniziare a lavorare a quattordici anni per inseguire il suo sogno di diventare stilista, mettendo così da parte affetti e persone care.
A metà della seconda serie, in periodo di piena ribellione, Jenny assunse, oltre a un comportamento sovversivo e indisponente nei confronti di Rufus, un look decisamente più adatto al suo personaggio: un outfit gothic-dark che rese entusiasti i suoi fan, felici di questo suo repentino e inaspettato cambiamento. La pazienza e l'amore dimostratogli dal padre e dal fratello, oltre che da Lily, la portarono nuovamente sulla retta via, e la figliol prodiga fece il suo ritorno a casa.
Il look restò lo stesso, ma i difetti evidenti nel suo carattere iniziarono a smussarsi: Jenny tornò la ragazza sensibile e dolce che era un tempo, la quindicenne affidabile e creativa che tutti avevano imparato a conoscere e amare, e per Rufus tornò la tranquillità. L'inizio della terza stagione però, da subito colpì per il percorso a ritroso del personaggio: accantonata chissàddove la sua passione nel disegnare abiti, Little J. torna precipita ancora una volta nel baratro della confusione: trucco pesante e abiti grotteschi la rendono nuovamente quella di una volta, stavolta però, col carattere di una pecorella. Diventata ora leader delle mean girls della scuola come erede di Blair, inizialmente prova a ristabilire l'ordine nel liceo con un comportamento pacifista e accondiscendente, affermando di non essere più intenzionata a regnare come avrebbe voluto un tempo, poi ci ripensa e prende seppur moderatamente, il controllo delle matricole. Ora ci ripensa di nuovo e compie l'ennesimo passo indietro: in quest'episodio infatti, Jenny calpesta la dignità dell'adorato amico e fratellastro Eric e del compagno Johnatan umiliandoli sulle scalinate del Met di fronte alle sue perfide adepte, finalmente fiere di lei; a casa ricomincia a mentire a Lily e alla fine della puntata raccoglie i suoi vecchi abiti e la macchina per cucire e ne fa un bel "falò". L'atteggiamento discutibile del personaggio lascia tutti interdetti, soprattutto perché non si riesce a capire quale destino le si voglia riservare: Jenny è sempre lì, tra passato e presente, incollata in un ruolo che ormai annoia e non sorprende più, sotto una campana di vetro dove, come già accennavamo la scorsa settimana, giace anche Blair Waldorf.

Come la piccola Humphrey, infatti, anche QueenB non si smuove da dov'è, e il suo modo di fare è incatenato alla Blair del liceo, e ormai non convince più. Chuck, nel ruolo dell' uomo d'affari erede del potente e persuasivo Bart Bass, avrebbe bisogno accanto a sé di una donna altrettanto valida e autorevole, non di una ragazzina viziata e superficiale, disposta a voltare le spalle a tutti pur di prevalere sulla massa. Dovrebbe mettere da parte il suo atteggiamento ormai sfiancante e assumere uno stile e una condotta degni di nota, per non essere offuscata, ancora una volta, dall'amica Serena.

E proprio la Van Der Woodsen ora riemerge dal letargo e torna a splendere in tutta la sua bellezza, intelligenza e furbizia: dopo un'estate turbolenta e la storia d'amore disastrosa con Carter Baizen, Serena ristabilisce finalmente le sue priorità, e supera brillantemente le avversità che si trova di fronte sul suo cammino. Affrontando in maniera eccellente la discutibile scelta di non frequentare l'università, la ragazza sfodera tenacia e impegno per tornare a galla dopo la recente crisi, e finalmente torna a essere quella che conquistò tutti col suo fascino e il suo modo di fare. Il nuovo lavoro come addetta stampa la mette ogni giorno sottopressione, e lavorare fianco a fianco con la perfida KC è per lei una sfida continua, che però supera in maniera eccellente cavandosela con le proprie forze di fronte a ogni ostacolo.
In occasione dell'inaugurazione del nuovo locale di Chuck Bass, Serena si occupa di organizzare l'evento e stilare una prestigiosa lista di ospiti d'onore. Nonostante in quest'occasione proprio l'amica Blair tenti di metterle i bastoni tra le ruote, Serena non demorde e aggira lo scoglio per arrivare al traguardo come vincitrice. Sbaraglia l'avversario e non si volta indietro, conquistandosi così la fiducia del suo capo e dimostrandosi matura e responsabile nel mettere Blair al suo posto, anche a costo di sacrificare la loro amicizia. Magari proprio il suo encomiabile comportamento spronerà l'amica a realizzare qualcosa di buono e costruttivo nei giorni a venire.

Serena torna così di nuovo protagonista e brilla sullo schermo ammiccando ai suoi fan, che inermi, non possono che cadere ai suoi piedi: conquista e ammalia, come una giovane Carrie Bradshaw, e offusca tutte le avversarie.
Ora non c'è che da augurarsi che il suo rinnovato brio contagi anche il resto dei personaggi, al fine di ridare vigore e dinamicità alla serie.
Nel frattempo si scritturano nuove guest star, e oltre al ritorno di Tyra Banks, è ormai ufficiale l'arrivo, in uno dei prossimi episodi, della cantante del momento: Lady Gaga.