'Through The Looking Glass': Lost, Stagione 3, Episodi 22 e 23

A malincuore salutiamo la terza stagione di Lost, terminata con un episodio estremamente carico di emozioni, in grado di fornire anche qualche nuovo spunto.

Incredibile Throught The Looking Glass, puntata composta da due parti e dalla straordinaria durata di ottanta minuti. Importanti questioni vengono sollevate ed i profili di numerosi personaggi approfonditi, in un clima di grande coinvolgimento emotivo.

Affronterei immediatamente il caso di Charlie, in quanto è sicuramente ciò che ha segnato maggiormente noi spettatori. Era destino che dovesse morire, per svariati episodi lo abbiamo visto sfuggire dalla triste sorte, ma non in questo caso. Se Greatest Hits aveva lasciato intendere qualche dubbiosa possibilità, ora riceviamo solo conferme. Il ragazzo non è mai stato, a parer mio, uno tra i personaggi "preferiti", era uno dei buoni, d'accordo, ma con un ruolo abbastanza marginale. Attraverso questi ultimi due appuntamenti, invece, è inevitabile legarvisi, sperare nella sua salvezza, fino ad arrendersi insieme a lui, stimandolo per l'immensa forza d'animo. E' molto più sarcastico del solito, più furbo (quando finge di cantare per non farsi scoprire da Bonnie e Greta) ed attento, calcolatore ed astuto nel riuscire ad ottenere il codice. A questo proposito si deve notare l'ironia del caso: il dispositivo è stato programmato da un musicista ed è proprio un bassista a doverlo sbloccare, attraverso le note di Good Vibrations dei Beach Boys. Assistiamo alla scena in trepidante attesa, con il timore che possa sbagliare a digitare qualche nota, invece Charlie riesce a portare perfettamente a termine la sua missione ed ecco che appare nello schermo lei, Penny. La trasmissione è un po' disturbata, ma alle sue spalle si riconosce una libreria, un mappamondo ed una cartina appesa al muro, sembrerebbe un ambiente di una stanza da studio. La ragazza rivela una delle notizie più sconvolgenti: Naomi non fa parte della squadra di ricerca. Dopo questa confessione, con un sottofondo musicale che ricorda molto le sequenze di tensione in stile Hitchcock, compare l'ormai immortale Mikhail dall'oblò, pronto a sganciare una bomba a mano contro la stazione Specchio. Charlie fa in tempo a chiudere il portellone, intuisce in breve ciò che accadrà. Nell'incredulità più assoluta osserviamo la sezione riempirsi di acqua ma lui non è spaventato, anzi, è pronto a compiere il suo sacrificio, nella speranza che questo gesto possa aiutare i suoi compagni. Nonostante tutto vuole comunicare a Desomond, il quale si trova al di là del portellone, un'informazione breve ma essenziale per metterlo in guardia sulla nave di Naomi e lo fa scrivendo il mesaggio sulla propria mano, in modo che l'amico possa leggerlo dal vetro del finestrino. L'altro è attonito di fronte a tutto ciò, entrambi sanno però che la fine è giunta. Charlie muore affogando, prima però si congeda con un lieve sorriso e trattenere l'emozione è impossibile. La sequenza risulta essere perciò straordinaria negli svariati colpi di scena, ma rinunciare a quel personaggio sembra essere insopportabile. E' interessante notare che Charlie, prima di abbandonarsi totalmente all'acqua, fa il segno della croce con la mano sinistra; secondo una possibile interpretazione accade ciò perché il personaggio si trova nella stazione Specchio e quindi c'è un ribaltamento dell'azione, come se noi guardassimo il riflesso.

Spendendo qualche parola su Mikhail è inevitabile provare un grande odio nei suoi riguardi, nella sua maledetta indistruttibilità; viene anche spontaneo confrontarlo con Locke, entrambi infatti possiedono le simili caratteristiche di forza e fermezza. Egli è un vero soldato che ubbidisce agli ordini del proprio comandante Ben, nonostante sia contrariato riguardo al trattamento ricevuto.
Desmond si guadagna sempre più l'ammirazione del pubblico, grazie anche all'affetto che dimostra nei confronti di Charlie e nella voglia che ha, andando contro le sue previsioni, di salvarlo dal triste destino. Fortunatamente riesce a intravedere Penny nello schermo durante la trasmissione e, grazie all'intesa che lo lega all'amico, intende le parole scritte sulla mano. Il futuro potrebbe far perno proprio su questo fattore.

Affrontiamo ora l'altro considerevole evento che sta tenendo occupati i superstiti: nell'intento di sfuggire all'aggressione degli Altri, Jack e compagni progettano un contrattacco, tenuto da Sayid, Jin e Bernard, mentre il resto del gruppo si reca verso la torre radio. I ruoli diventano a questo punto essenziali: Jack riacquista il potere di un tempo, con qualche piccola diversità negli atteggiamenti (quando le cose sembrano andare male non torna indietro per riprendere gli amici, come invece avrebbe fatto prima, ma decide di sacrificare qualcuno per il bene comune, in più non si piega al volere di Ben e lo affronta). Come non constatare poi il rapporto controverso con Juliet, che bacia davanti a tutti, e Kate, alla quale confessa il suo amore.
Riguardo a Bernard, catturato insieme agli altri due in seguito al mal riuscito agguato, è facile considerare la facilità con cui, trovandosi sotto pressione, confessa tutto ciò che sa a proposito del piano di fuga e di contatto dei soccorsi. Questo dimostra la sua non adeguatezza nel portare a termine il compito. E' inoltre rilevante il fatto che Ben ordini, tra i tre, di uccidere Jin; andando ad esclusione egli è infatti il meno utile: Sayid è troppo forte per essere giustiziato e per quel che concerne Bernard, a quanto pare, potrebbe essere d'aiuto estorcergli utili informazioni.

Ben dimostra la profondità del suo personaggio, una volta di più. Vuole rivendicare il potere, esercitando pressione sui suoi asserviti, ma nel suo stato d'animo convulso, l'unica vera debolezza sembra essere Alex. Nonostante lei lo tradisca, cercando di aiutare i superstiti, lui la porta con sé e le presenta la madre, conscio dell'eventualità di dover rinunciare alla figlia. Un gesto incredibilmente umano da parte sua. Ben, inoltre, durante il colloquio con Mikhail, afferma che la necessità di impedire i contatti con il mondo esterno è stata mossa da Jacob ed associa questo personaggio con l'isola stessa, come fossero una cosa sola (è una possibile conferma dell'ipotesi nata qualche puntata fa a proposito della natura dell'oscuro individuo).
Appassionante è lo scontro tra i due leader, Ben e Jack, in un clima di insostenibile nervosismo. Il primo racconta dei suoi dubbi riguardo a Naomi e poi decide di minacciare il dottore, chiedendo, in cambio del telefono satellitare, la vita dei suoi tre amici. Dopo i colpi di pistola che si sentono provenire dal walkie talkie, grazie al quale Ben è in contatto con Tom, Jack dimostra l'incapacità di ucciderlo ma, con grande soddisfazione, pensa bene di sfogare la sua rabbia prendendolo violentemente a pugni.
Una delle comparse più inaspettate è senza dubbio Walt, il quale si mostra (con l'aspetto non più di un bambino ma di un adolescente) per salvare Locke, sul punto del suicidio; lo esorta ad uscire dalla fossa spiegandogli che ha del lavoro da fare. Come egli sia lì è difficile anche solo da ipotizzare, per alcuni non si tratta effettivamente del ragazzino ma di Jacob che, a quanto pare, può assumere varie forme. Se così fosse, vorrebbe dire che l'isola vuole che John porti a termine quello che Ben non riesce a fare. Egli potrebbe essere davvero il prescelto, il protetto. Inoltre, è possibile dire, alla luce di tutto quanto, che Jacob stia abbandonando gli Altri per favorire qualcun altro?
Infine è giusto spendere qualche parola su Hurley e Sawyer. Il primo dà dimostrazione del suo coraggio e della sua voglia di aiutare, comparendo all'improvviso a bordo del pulmino hippy. Per la prima volta è lui l'eroe, colui che salva tutti, ristabilendo l'ordine. In questa sequenza ciò che colpisce è l'atto di Sawyer, il quale uccide a sangue freddo Tom (che tra l'altro risultava essere uno dei meno pericolosi tra i nemici). James è infatti cambiato dall'assassinio di Cooper, appare cupo e solitario, scontroso nei confronti di Kate. Sembra che l'uccisione del membro degli Altri non sia stato un gesto avventato ma qualcosa di realmente voluto, anche se a noi appare un po' esagerato.

L'episodio si conclude con la ricomparsa di Locke, il quale è fermamente convinto della corruzione di Naomi ed infatti la colpisce, per poi minacciare Jack in cambio del telefono satellitare. Ben lo incita ad ucciderlo, ma John fallisce e il nostro leader riesce a contattare i possibili soccorsi. Sarà questo l'inizio della fine? Coloro che rispondono alla chiamata risulteranno essere veramente degli ulteriori cattivi?

In conclusione tratterei l'argomento di maggior rilievo: il flash- forward. E' stata un'idea geniale, da parte degli autori, quella di rivoluzionare il classico schema di Lost, presentandoci per la prima volta ciò che avverrà nel futuro. Per tutti coloro che sono dubbiosi e credono che le immagini corrispondano in realtà ad un flash- back (ciò vorrebbe dire che Kate e Jack erano già stati sull'isola in precedenza), è giusto che sappiano che sono stati notati molteplici elementi in grado di smentire questa teoria: innanzitutto il Los Angeles Time è datato 5 aprile 2007 ed il cellulare è un Motorola KRZR che è uscito nel 2006.
Jack sta leggendo un articolo in cui si parla della morte di qualcuno che, apparentemente, conosce; in rete è possibile trovare la trascrizione del contenuto, grazie all'impegno di qualche fan. Sembra che il defunto si chiami John Lantham, provenga da New York e si sia impiccato, lasciando un figlio adolescente. Attraverso quest'ultima informazione è possibile supporre che si possa trattare di Michael ma, vista poi la situazione emotiva di Jack e il fatto che definisca "né parente né amico" colui che è dentro la bara, potrebbe trattarsi di Ben, o Locke, o magari qualcuno che ancora dobbiamo incontrare.
La donna che Jack soccorre mentre si trova sul ponte ricorda molto la vicenda di Sarah. Il dottore, nonostante la disperazione che lo stava portando al suicidio, decide di salvare una vita umana anziché rinunciare alla propria, dando conferma per l'ennesima volta del suo altruismo e della sua eterna voglia di sistemare le cose.
Prima che si rechi al funerale, Jack è in macchina e in sottofondo si sente una canzone dei Nirvana; essendo il 5 aprile è probabile che fosse una commemorazione della morte di Kurt Cobain, inoltre è singolare la somiglianza nell'abbigliamento e, soprattutto, nell'atteggiamento tra il dottore e l'immagine che si ha del defunto cantante.
L'incontro con Kate è ciò che più segna questo flash- forward. Lei, dopo il breve incontro dove si dimostra molto sfuggente, dice di dover tornare a casa, menzionando la presenza di qualcuno che l'aspetta. Anche a proposito di questo ci sono varie ipotesi: si tratta di Sawyer? Oppure è un bambino (in riferimento alla teoria che sull'isola potrebbe essere davvero rimasta incinta)?
Tante sono ancora le domande da porsi: Jack è così disperato perché a salvarsi sono stati solo lui e l'amica? Gli altri compagni sono quindi rimasti sull'isola?
A questo punto è utile ricordare le parole di Ben, il quale aveva domandato a Jack cosa lo spingesse ad avere così tanta voglia di tornare a casa. Effettivamente, ora che egli si trova lontano dall'isola, non è felice e vuole tornare indietro, il capo degli Altri quindi aveva ragione, non c'è veramente nulla che gli doni felicità nel "mondo esterno".

Dovremo attendere molto tempo prima di poter tornare a seguire le vicende di Lost, credo comunque che questa stagione sia stata notevole, sotto molti punti di vista. Una puntata finale così, poi, era davvero difficile da immaginare. Ripenseremo a queste immagini per molto ancora, discutendone e cercando di risolvere almeno in parte l'enigma. Questa è l'eterna sfida della serie ed è per questo che l'amiamo così tanto.
Arrivederci a gennaio.