Recensione Tu la conosci Claudia? (2004)

Tra le gag più esilaranti, quelle frutto dello scontrarsi continuo dei tre caratteri diversi, l'esasperazione della macchietta già collaudata nei precedenti film funziona.

L'amore secondo Aldo, Giovanni e Giacomo

Aldo, Giovanni e Giacomo questa volta sono alle prese con un triangolo amoroso dai molti segreti dove nulla è ciò che sembra. Claudia (Paola Cortellesi), la protagonista, è la moglie di Giovanni, un impiegato meticoloso e prevedibile fino alla noia. Conosce Giacomo, un tipo fragile e sensibile, tramite la psicoanalista che entrambi frequentano (breve ma eloquente interpretazione di Ottavia Piccolo).
Aldo è un taxi-driver un po'al limite che conosce a memoria la biografia dei nomi delle vie di Milano, pur non sapendo dove si trovino esattamente.

A seguito di un triplice tamponamento in auto, i tre si trovano coinvolti in un divertente equivoco di cui Claudia sembra essere il fattore scatenante. Ben presto la situazione sfugge di mano anche a lei, che prende e scappa. Il viaggio alla ricerca di Claudia diventa fonte di altre di altre rocambolesche gag, dove ognuno dei tre riflette sulla sua posizione nei confronti dell'amata. Tutto si risolve come se niente fosse accaduto, anche se...

Il film mette in gioco gli equilibri instabili della routine coniugale, i legami di amicizia che si stabiliscono nonostante la difficile convivenza dei ruoli di marito e di amante. L'esperienza fa crescere e maturare i personaggi, costretti ad un esame di coscienza più approfondito. Tra le gag più esilaranti, quelle frutto dello scontrarsi continuo dei tre caratteri diversi, l'esasperazione della macchietta già collaudata nei precedenti film funziona. L'ironia colpisce la limitatezza del singolo personaggio coi suoi tic, con la "garanzia" di non sconfinare mai nella volgarità gratuita.

Sceneggiatura che regge nonostante l'evidente ripetitività rispetto ai precedenti film (che gli autori giustificano come "autocitazionismo"), soprattutto nel topos del viaggio in macchina come espediente per approfondire il rapporti personali all'interno del gruppo. Dopo una prima ora di divertimento puro, la tensione scema nella parte in Toscana, dove si poteva risparmiare lo sproloquio pieraccioniano del meccanico (Marco Messeri). Breve apparizione di Sandra Ceccarelli, presa in prestito dal cinema "serio" italiano, nei panni della ex-moglie di Giacomo.

Massimo Venier, che stavolta cura per intero la regia, mette in evidenza la necessità dell'entertainment fine a sé stesso, la storia è solo un pretesto, afferma, le cose più belle sono quelle improvvisate: "L'unica cosa importante è che si vedano bene in faccia, il resto non serve a niente..."