Recensione Requiem (2006)

'Requiem', di Hans-Christian Schmid, riesce a raccontare la storia con freddezza e misura, senza sfociare in eccessi

Michaela tra epilessia ed esorcismo

Michaela Klinger viene cresciuta da una famiglia fortemente Cattolica nella provincia tedesca. Sofferente di epilessia, deve combattere contro l'opposizione della madre per ottenere di trasferirsi a Tübingen per studiare, aiutata anche dall'appoggio del padre.
Lasciatasi alle spalle l'ambiente familiare e provinciale, Michaela si integra velocemente in quello universitario. Le prime amicizie con Hanna e Stefan, lo studio, le feste, abiti nuovi, sono una liberazione per lei.
Ma presto l'epilessia torna nella vita. Questa volta la ragazza sente voci nella sua testa, non riesce a pregare e pensa di essere posseduta da demoni, anche a causa di alcune conversazioni con un prete presentatole dal suo parroco. Le lunghe conversazioni con questa nuova conoscenza la sollevano, ma solo brevemente: durante le festività natalizie passate a casa dei genitori, la situazione precipita, costringendo i due preti a praticarle un esorcismo.

I rischi con questa base erano di poter eccedere in dettagli macabri ed orrorifici o, contrariamente, calcare troppo la mano sulla banalità nei rapporti tra Michaela e la madre.
Invece, Requiem, di Hans-Christian Schmid, riesce a raccontare la storia con freddezza e misura, senza sfociare in eccessi nè in un senso che nell'altro.
Schmid non prende posizioni sulla vicenda, non ci fornisce una spiegazione, ma ci lascia decidere da soli le vere cause della situazione psicofisica della ragazza e del contrasto con la madre.

Interessante e forte l'analisi sugli eccessi nell'approccio alla religione, le cui consequenze si vedono nei comportamenti dei personaggi della storia, dalla madre, alla stessa Michaela, al prete della loro parrocchia.
Brilla, nel film, l'interpretazione intensa di Sandra Hüller nel ruolo della protagonista, che riesce a mettere in scena con efficacia le diverse variazioni nell'umore e nelle reazioni della ragazza.
Il film, presentato in concorso all'edizione 2006 del festival di Berlino, si mette in evidenza in una selezione ufficiale che ha avuto molti prodotti di medio valore.

Movieplayer.it

4.0/5