The Rescue, la recensione: uno spettacolare disaster-movie tra eroismo e retorica

La recensione di The Rescue, film blockbuster diretto da Dante Lam e incentrato sulla squadra di salvataggio e recupero del governo cinese, impegnata in missioni pericolosissime. Su CieloTv.

The Rescue, la recensione: uno spettacolare disaster-movie tra eroismo e retorica

Ad avercene di registi come Dante Lam, capaci di spaziare su più generi tenendo sempre ad alti livelli l'asticella del cinema commerciale, riuscendo a replicare con efficacia e solidità la lezione degli omologhi blockbuster hollywoodiani, rivisitati in un'ottica peculiarmente indigena e ovviamente patriottica. Non è un caso che proprio il governo cinese gli abbia commissionato ben tre titoli dedicati alle forze armate: dopo quelle di polizia in Operation Mekong (2016) e quelle della marina con Operation Red Sea (2018), è ora il turno dei team di soccorso.

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The Rescue: il team di protagonisti

Come vi raccontiamo nella recensione di The Rescue, questo nuovo disaster movie vede infatti come protagonisti coloro che rischiano la propria incolumità per il bene comune, veri e propri plotoni d'emergenza pronti a partire non appena si paventa una potenziale tragedia.

Il coraggio come arma

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The Rescue: una sequenza del film

Il protagonista del film è Gao Qian, leader della squadra di recupero e salvataggio del governo cinese, un team specializzato che accorre per all'appunto in situazioni di emergenza per estrarre le persone da situazioni di estremo pericolo, dovute spesso a disastri naturali o incidenti su larga scala. L'uomo è rimasto vedovo da alcuni anni e cresce da solo il figlioletto Cong Cong, affetto da una grave malattia. Un giorno entra a far parte dell'equipaggio la risoluta pilota Fang, con la quale scatta subito un rapporto di amore / odio che si espande progressivamente ogni giorno di più. Nel frattempo le missioni diventano sempre più rocambolesche e complicate, e il team dovrà fare il conto con alcune gravose perdite nella loro missione di totale devozione alle vite altrui.

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Un approccio senza mezze misure

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The Rescue: i protagonisti in mezzo alle fiamme

Sin dal prologo con tanto di scene al rallentatore e musica pomposa d'accompagnamento, si comprende immediatamente la cifra stilistica che caratterizzerà le oltre due ore di visione, siglando subito un patto con il pubblico, che deve essere pronto ad accettare o meno la sfida a seconda dei propri gusti. Se si è in cerca di un intrattenimento disimpegnato e senza troppe pretese, The Rescue svolge il suo ludico compito con una certa efficacia, proponendo il consueto mix tra melodramma autoctono - la malattia del figlio in parallelo alle vicende del padre - e spettacolari sequenze d'azione, realizzate con effetti speciali più che discreti. Molte recensioni americane hanno paragonato il tutto al cinema di Michael Bay, ma Dante Lam anche nelle sue (in)volontarie ingenuità ha comunque uno stile tutto suo, una mano che esce prepotente soprattutto nei momenti di maggior tensione, con il climax pronto ad esplodere in boati di avvolgente retorica a tema.

Uno per tutti, tutti per uno

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The Rescue: Eddie Peng in una foto

Gesta di eroismo e sacrificio, sprazzi di ironia qua e là, quel pizzico di romanticismo che non guasta mai e qualche sussulto emoglobinico in alcune delle fasi di salvataggio più concitate, con ferite in bella vista a complicare ulteriormente la già difficile missione di questi "eroi volanti", che si calano dagli elicotteri su piattaforme petrolifere in fiamme o su carcasse di aeroplani schiantatisi in mare, consci che dal minimo errore potrebbe dipendere non soltanto la loro sopravvivenza ma anche quella delle persone che devono salvare. Emozioni facili ma di impatto, che arrivano grazie anche all'eterogeneo cast capitanato da Eddie Peng, attore feticcio del regista e volto ormai conosciuto dagli amanti del cinema orientale contemporaneo, che qui è anche protagonista di magniloquenti voice-over che seguono pari passo lo stile dell'insieme complessivo: prendere o lasciare.

Conclusioni

La storia segue le vicissitudini, personali e non, del capitano Gao e della sua squadra, impegnati ogni giorno a salvare vite umane in pericolosissime missioni dove devono combattere contro l'acqua e contro il fuoco, angeli custodi pronti a mettersi in gioco e sacrificare loro stessi. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di The Rescue, il film è una sorta di omaggio alle forze di recupero e salvataggio del governo cinese, sotto forma di uno spettacolare blockbuster che guarda alle coeve produzioni hollywoodiane con una personalità del tutto indigena e avvincente, grazie anche allo sguardo mai banale di uno specialista come Dante Lam. Retorico e patriottico, melodrammatico ed esagerato, per due ore di visione all'insegna di un intrattenimento senza compromessi, nel bene e nel male.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • Spettacolare ed esagerato.
  • Melodramma e azione convivono armoniosamente.
  • Buon cast a cominciare dal protagonista Eddie Peng.

Cosa non va

  • Sceneggiatura non certo originale.
  • L'eccessivo patriottismo potrebbe risultare indigesto ad alcuni.